Sudan: si aggrava il bilancio degli scontri tra i miliziani delle RSF e i soldati dell’Esercito. Cinquantasei morti e 595 feriti

KHARTOUM (SUDAN). Si aggrava, di ora in ora, il bilancio dei morti e dei feriti negli scontri, a Khartoum (Sudan) tra l’Esecito regolare e i paramilitari delle RSF.

Si aggrava il bilancio di morti e feriti nei combattimenti in Sudan

Gli ulitmi dati parlano di almeno 56 morti, tra cui anche civili, e 595 feriti. Immagini video testimoniano anche di edifici colpiti nella capitale, del lancio di missili aria-terra.

Le RSF (Forze di supporto rapido) hanno dichiarato, ieri, di aver preso il controllo di diverse posizioni strategiche a Khartoum, comn il classico rimpallo delel responsabilità tra chi ha iniziato gli scontri.

Sempre ieri, oltre a Khartoum, gli scontri tra le due fazioni militari hano coinvolto anche il Nord del Paese, dopo che da entrambe le parti si era parlato di una fruttuosa mediazione per evitare un’escalation.

Le milizie delle RSF avevano ancheannunciato di avere preso il controlo di una fabrica di armi e di aveer acquisito munizioni per armi pesanti.

I combattimenti sono iniziati nel sobborgo di Soba, a Sud di Khartoum, prima di estendersi alle aree strategiche della città, compreso il Palazzo presidenziale, il Comando dell’Esercito e i quartieri tra cui Jabra, Kafouri e Shambat, dove si trovano alcune postazioni militari. Interessata dai combattimenti anche la zona dove ha sede l’Ambasciata italiana.

Inoltre, si sono verificati scontri tra l’Esercito e le RSF presso la base aerea di Merowe nel nord del Sudan.

L’Aeronautica militare ha alzato in volo i suoi aerei colpendo con l’uso di missili aria-terra.Ma anche qui le informazioni sono contrastanti.

I miliziani della RSF hanno postato video in piedi accanto ad alcuni aerei militari, dicendo di aver preso il controllo della base che sembrava priva di truppe.

Sempre ieri, il capo del Consiglio Sovrano di Transizione (ovvero il capo dello Stato), Generale Abdel Fattah al-Burhan, si è detto sorpreso dall’attacco delle RSF Palazzo presidenziale, a Khartoum.

Il capo del Consiglio Sovrano di Transizione (ovvero il capo dello Stato), Generale Abdel Fattah al-Burhan

Intervistati dal Al-Jazeera TV, al-Burhan e il suo leader rivale delle Forze di supporto rapido Generale Mohamed Hamdan Daglo “Hemetti” hanno cercato di liberarsi dalla responsabilità politica per i combattimenti scoppiati nel Paese.

Generale Mohamed Hamdane Daglo

“Sono rimasto sorpreso – ha commentato alla TV – quando le Forze di supporto rapido hanno attaccato la mia casa alle 9. Tutte le strutture strategiche del Comando generale dell’Esercito e del palazzo sono sotto il controllo delle forze governative”.

Ricordiamo che la residenza di al-Burhan si trova all’interno del Quartier generale del Comando dell’Esercito.

Le stazioni radio e televisive ufficiali, ancora ieri, avevano interrotto le trasmissioni poiché i loro uffici erano presidiati dai paramilitari delle RSF sin dal crollo del precedente regime nell’aprile 2019.

Da parte sua, il comandante delle RSF ha riferito ad Al-Jazeera TV che al-Burhan li ha costretti a combattere quando ieir mattina le truppe dell’Esercito sudanese avevano attaccato le sue postazioni a Sports City.

Vedremo nel corso della giornata l’evolversi degli eventi.

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