Svizzera: i cittadini amano il loro Esercito, specialmente in epoca di COVID-19

Zurigo. “Sicurezza” è il titolo di un dossier che, ogni anno, viene realizzato dal’Accademia militare (ACMIL) dal PF e dal Center for Security Studies (CSS) del PF di Zurigo.

Solòdati svizzeri in addestramento

La serie di studi dedicati alla “Sicurezza” viene svolta periodicamente dal 1991. L’errore di campionatura corrisponde al ±2,9%.

Per quest’anno, è stato prodotto un sondaggio, fatto prima dello scoppio della pandemia per il coronavirus. Sono stati interpellati oltre un migliaio di donne e di uomini sui principali temi di politica estera, della sicurezza e delle Forze Armate.

Nel sondaggio, il primo posto va alla Polizia, che ha raggiunto comunque un valore di 7,9 su una scala di dieci, ma ha subito una diminuzione di 0,1 punti rilevante a livello statistico.

La gente crede invece poco ai media e ai partiti politici.

Buon risultati li raggiunge l’Esercito, preferito dal 77% degli interpellati (era al 79% nel 2019).

In particolare, i cittadini vogliono un Paese più sicuro e vedono nella Forza Armata l’istituzione che garantisce questa sicurezza, in particolar modo verso l’esterno (44%). Subito sotto si colloca (43%) la richiesta di sicurezza all’interno del Paese.

Su quest’ultimo aspetto, la ricerca evidenzia come il 30% tema le catastrofi, l’8% chieda la protezione della popolazione e il 5% il supporto in occasione di manifestazioni sportive e di grandi dimensioni.

Fase addestrativa al poligono

Il 45% dei cittadini svizzeri interpellato hanno risposto positivamente alla domanda su chi fosse il ministro della Difesa (Viola Amherd).

Il ministro della Difesa svizzero, Viola

Mentre il 30% degli intervistati conosceva quale fosse il Budget dell’Esercito (pari a 5 miliardi di franchi all’anno) e il 47% aveva già sentito qualcosa riguardo all’ulteriore sviluppo della Forza Armata.

Nelle prossime settimane, l’Accademia Militare svolgerà un’ulteriore indagine nell’ambito dello stesso. Le interviste comprenderanno sempre una selezione di domande sulla sicurezza.

Con questa ulteriore indagine supplementare si vogliono esaminare gli effetti diretti e indiretti della crisi dovuta al COVID-19 sull’atteggiamento dell’elettorato svizzero negli ambiti della sicurezza e della politica di sicurezza.

Intanto, proseguono nella cattedra di Sociologia militare dell’Accademia le ricerche sul tema “I social media quale canale di comunicazione dell’Esercito svizzero”.

Sono stati interpellati cittadini residenti tra i  i 15 ed i 60 anni con un’inchiesta rappresentativa online sulla percezione e sulla valutazione dell’Esercito.

Ed essendo caduta la ricerca, ad aprile, in pieno scoppio della pandemia, gli esperti hanno ricevuto un feedback sull’impiego, in prima linea, della Forza Armata in questi mesi.

Sulle 1246 persone interpellate in molte hanno dato di reputare necessario l’Esercito (76%).

Rispetto al 2018 e 2019 si registra un aumento dei consensi (rispettivamente 64% e 66%).

Nel corso della pandemia di COVID-19, l’82% delle persone interpellate ha condiviso l’opinione secondo la quale l’Esercito supportava le autorità civili (nel 2018 era al 71% e nel 2019 al 70%).

Anche la soddisfazione delle prestazioni della Forza Armata è cresciuta nel periodo della crisi.

Per quest’anno il dato si attesta al 63% delle persone interpellate, mentre era al 52% e nel 2018 al 53%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore