ANKARA. Si lotta contro il tempo per cercare di salvare chi è rimasto sotto le macerie per il terribile terremoto (di una magnitudo di circa 8 gradi) che, nella notte scorsa in Italia, ha colpito le città che si trovano, al confine, tra Turchia e Siria.

Un un’immagine del terribile terremoto
Alle 11,24 (ora italiana) si è registrata un’altra scossa di una magnitudo di 7,5 gradi,
Al momento si segnalano oltre mille vittime. Ma i numeri sono chiaramente desitinati a salire.
Si tratta del più grave sisma che ha colpito l’area in un secolo.
Le scosse si sono sentite anche a Cipro, in Libano e in Israele.
L’epicentro del terremoto è stato a localizzato a 23 chilometri a Est di Nurdagi, nella provincia turca di Gaziantep, a una profondità di 24,1 chilometri.
Secondo quanto ha riferito il Ministero dell’Interno di Ankara sono state colpite le città di Gaziantep, Kahramanmaras, Hatay, Osmaniye, Adiyaman, Malatya, Sanliurfa, Adana, Diyarbakir e Kilis.
Un video ripreso in Turchia mostrava l’alba su file di edifici crollati, alcuni con appartamenti esposti alle intemperie mentre le persone si rannicchiavano accanto a loro nel freddo gelido, in attesa di aiuto.
In Siria, almeno 386 persone sono morte, di cui 239 per lo più nelle regioni di Aleppo, Hama, Latakia e Tartus, come ha riferito la TV di Stato.
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