Roma. Il Comando NATO di Reazione Rapida di Solbiate Olona (NRDC-ITA) ha ricevuto la visita del Sottosegretario Tofalo che ha incontrato il personale italiano militare e civile della base e i rappresentanti dei 400 militari stranieri provenienti da 18 Nazioni che operano in questa struttura.
Durante la visita Tofalo ha potuto vedere il simulatore di tiro FATS che permette di addestrare il personale secondo differenti scenari operativi senza l’utilizzo di munizionamento: il simulatore garantisce un notevole risparmio economico e un significativo abbattimento dell’inquinamento. Altro fiore all’occhiello della base è la replica di un Forward Command Post, struttura di comando e controllo per esercitarsi nella condotta delle operazioni.

Un momento della visita
Durante la visita il Sottosegretario Tofalo ha dichiarato: “Ho avuto modo di approfondire le modalità secondo cui opera il Comando e i principali compiti in ambito nazionale e della NATO”, Tofalo ha anche detto che tra i principali temi in agenda c’è la mobilità militare nell’ambito dell’attraversamento dei confini da parte di forze militari. “Questa realtà militare di eccellenza conferma l’Italia tra gli attori principali nell’Organizzazione Atlantica” ha aggiunto Tofalo, “ ed esprime un elevatissimo potenziale di capacità e competenze”.
L’ambiente multinazionale del Comando è un fattore chiave che permette a NRDC-ITA di operare con successo ed essere disponibile per interventi in aree di crisi in base quanto stabilito dal Consiglio Nord Atlantico (NAC-North Atlantic Council).
Il Comando venne costituito nel 2001, quando la NATO decise di dotare l’Alleanza di forze multinazionali schierabili, mobili e versatili. Così il Ministero della Difesa italiano istituì il Corpo Rapid Deployable della NATO – Italia. Nel 2015 NRDC-ITA è stato convalidato come un Joint HQ, la presenza del personale della Marina e dell’Aeronautica e le relative cellule di coordinamento garantiscono infatti la capacità congiunta di NRDC-ITA. Il Quartier Generale è in grado di pianificare ed eseguire operazioni militari ad alta intensità e operazioni di risposta alle crisi, cooperando con un gran numero di attori non militari che applicano pienamente il concetto di approccio globale della NATO.
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