di Valeria Fraquelli
Oggi è l’11 settembre, una data che dal 2001 ha assunto un significato profondo ed ha cambiato per sempre il corso della Storia facendoci entrare in una nuova era in cui la pace e la sicurezza non sono più così scontate.
Queste sono state le drammatiche cifre degli attentati alle Torri Gemelle: 19 dirottatori, 2.974 i morti, di cui 2.603 a New York, 125 al Pentagono e 246 tra passeggeri e membri dell’equipaggio dei 4 aerei dirottati, 6.291 i feriti (90 i Paesi di origine delle vittime), 17.400 le persone che si trovavano all’interno delle Torri gemelle al momento dell’impatto dei due aerei.
Almeno 200 le persone morte lanciandosi dal World Trade Center in fiamme. Ed ancora: 411 soccorritori deceduti, tra cui 341 pompieri.
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L’attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001
Mentre le Torri Gemelle del World Trade Center crollavano, insieme a loro crollavano anche tutte quelle che fino all’ora erano state le nostre certezze. Il mondo, come lo avevamo sempre conosciuto, all’improvviso non esisteva più. Il terrorismo, che fino a quel giorno era percepito come qualcosa di lontano e confinato nei Paesi in guerra nel mondo era arrivato con tutta la sua forza distruttiva anche in una grande città occidentale come New York.
Da quel momento la nostra percezione della sicurezza è cambiata: è arrivata nel profondo del nostro animo la paura che ovunque e in qualsiasi momento uno o più terroristi possano colpire all’improvviso, lasciandoci senza via di scampo. Viaggiare è diventato meno spensierato, i controlli negli aeroporti si sono fatti più assillanti e ci costringono ogni volta a pensare che il pericolo non è più lontano ma lì vicino a noi e che anche il passeggero seduto al posto a fianco al nostro potrebbe non essere un normale viaggiatore ma un potenziale terrorista.
Abbiamo tutti iniziato ad essere sospettosi, a guardarci attorno ed a non fidarci più delle altre persone che ci circondano, le nostre grandi metropoli occidentali in cui prima camminavamo sentendoci al sicuro da quel giorno di settembre si sono trasformate in giungle piene di pericoli.
Il mondo dopo l’11 settembre ha conosciuto una nuova epoca turbolenta, l’epoca della guerra asimmetrica in cui non c’è più la tradizionale contrapposizione tra Eserciti nazionali. Ma le azioni terroristiche hanno inciso profondamente sul nostro stile digita quotidiano.
Quel fatidico 11 settembre 2001 ci ha portato, dunque, via per sempre la spensieratezza e quella sensazione di essere sempre e comunque al sicuro, che nessuno avrebbe mai potuto colpire sul suolo occidentale. Dal quel momento è arrivata la consapevolezza che anche noi siamo degli obiettivi per i terroristi che disprezzano il nostro stile di vita e ci possono colpire ovunque, quando meno ce lo aspettiamo infliggendoci un grande numero di vittime.
Oggi al posto delle due Torri si erge la splendida Freedom Tower ed ai suoi piedi c’è il memoriale delle vittime, a perenne ricordo di quel giorno, in cui tutti siamo diventati più vulnerabili.