Tirana. Prosegue la lotta al traffico di esseri umani in Albania. In base alla legge numero 770, del 26 dicembre scorso sul Piano nazionale 2018-2020, diretto alla lotta contro il traffico di persone, il Governo di Tirana ha deciso di impiegare i Ministeri degli Interni, per l’Europa e gli Affari Esteri, della Difesa, della Giustizia, della Finanza ed Economia, dell’Istruzione, dello Sport e della Gioventù, della Salute e della Protezione Sociale, del Turismo e dell’Ambiente ed il Servizio di intelligence di Stato.

Anche l’Albania contro il traffico di esseri umani
Il piano d’azione è diviso in quattro aree: penale, protezione, prevenzione e coordinamento.
Il traffico di persone viene considerato dal Governo albanese come “un crimine grave” e la legislazione lo riconosce come tale.
“Le attività di questo piano d’azione – si legge nel documento governativo – devono guidare tutte le strutture pertinenti da implementare con esattezza la legislazione in vigore. Questo piano d’azione incarica le autorità responsabili di completare e migliorare la legislazione, di mette in movimento e usa tutti i meccanismi possibili e di formare strutture rilevanti per poter fermare ogni forma di traffico, mentre si condannano qualsiasi forma di sfruttamento delle persone”.
Nel Piano d’azione sono previste, come sostiene il Governo, “attività ambiziose” per fare il possibile in modo da consegnare e difendere e assistere, “non solo le loro vittime che collaborano con la giustizia, ma ciascuna persona che è identificata come vittima/ possibile vittima di traffico”.
Sicuramente una speciale importanza viena data all’identificazione e al deferimento “durante la mobilità di tutti i possibili meccanismi di identificazione al momento e mentre da indicazioni e risorse necessarie per questo scopo. Tale approccio non può essere raggiunto senza rafforzare le partnership e i ponti di collaborazione tra le parti responsabili di identificazione e senza rafforzare e aumentare le risorse delle strutture di servizio”.
Un grande spazio viene dato alla prevenzione. “L’attività preventiva – si legge nel Piano – in questo piano d’azione affronta l’incremento della sensibilizzazione e dell’informazione pubblica legata alla legislazione nazionale e Convenzioni internazionali contro il traffico di persone (il traffico interno, di sfruttamento del lavoro forzato dei bambini e adulti, accattonaggio di bambini, bambini messi in strada, nonchè le sue conseguenze”.
Infine, si parla del coordinamento. Questo Piano d’azione si mobilita e cerca “l’impegno di molte Agenzie, che operano in questo campo. Mancanza di coordinamento e monitoraggio delle attività previste rendono impossibile analizzare e valutare l’implementazione di nuove attività. Coordinamento e partnership, inoltre, operare insieme”.
Le Agenzie statali hanno bisogno del sostegno reciproco per svolgere molte attività. Inoltre, esse hanno bisogno “del supporto dei meccanismi della società civile che completano gli obblighi delle parti. A tal fine, l’Ufficio del Coordinatore nazionale anti-tratta ottiene pieno impegno per portare avanti un coordinamento più efficiente delle attività previste in questo Piano d’azione”.
http://www.qbz.gov.al/Botime/fletore_zyrtare/2018/PDF-2018/191-2018.pdf
TRADUZIONE DELLA NORMATIVA DALLA LINGUA ALBANESE A QUELLA ITALIANA A CURA DELLA DOTT.SSA ROMINA KAVAJA
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