Di Assunta Romano
L’Aja. E’ stata pubblicata la 5^ edizione del Rapporto Annuale dell’European Migrant Smuggling Centre (EMSC), l’organizzazione che con EUROPOL supporta gli Stati membri dell’UE nella lotta contro il traffico di migranti e la tratta degli esseri umani.
Seppur con un rallentamento avvenuto tra marzo e aprile del 2020 a causa della pandemia, il traffico di migranti è ripreso a pieno ritmo dimostrando la flessibilità e la capacità di adattamento della criminalità organizzata al nuovo assetto globale.
Sono due gli obiettivi che i trafficanti perseguono: agevolare gli spostamenti dei migranti irregolari già presenti sul territorio europeo e legalizzarne lo status di residente.
Dai principali punti d’ingresso in Europa (Spagna, Italia e Grecia) si diramano le strade gestite dai trafficanti con destinazione Germania, Francia, Regno Unito attraverso percorsi via terra, a piedi o su veicoli, barche ed aerei.
Il numero di transiti con veicoli attraverso i Balcani occidentali con destinazione Germania, Italia e Gran Bretagna è triplicato nell’ultimo trimestre del 2020, rispetto al 2019.
Stipati in camion senza aria nè luce, su rimorchi, in vani di auto appositamente modificate, i migranti vengono trasportati per ore senza sosta per evitare controlli.
Particolarmente significativo l’incremento del traffico di piccole imbarcazioni con partenza dal Nord della Francia con destinazione il Regno Unito.
Dall’inizio di gennaio a metà dicembre 2020 le Forze dell’Ordine francesi ed inglesi hanno registrato nel Canale della Manica più di 1.300 incidenti che hanno coinvolto circa 15.000 migranti. Registrati nelle isole Canarie piu’ di 23 mila nuovi arrivi, dieci volte il numero degli sbarchi nel 2019.
Quattro le operazioni coordinate dall’EUROPOL :
OPERAZIONE ALCATRAZ-ICEBERG: Smantellato il network criminale che operava in Spagna, Gibilterra e Marocco.
Arrestati 47 soggetti la cui attività consisteva nell’ottenere visti presso l’Ambasciata britannica a Rabat per consentire l’ingresso di cittadini marocchini in Europa. Per questi servizi il prezzo richiesto oscillava tra gli 8 mila e i 9 mila euro.
OPERAZIONE SHERE KHAN: Grazie alla collaborazione della Polizia di frontiera francese e olandese ed al supporto di quella francese è stato possibile procedere alla cattura di 23 persone e al sequestro di armi e veicoli.
I criminali hanno consentito l’ingresso in Gran Bretagna di circa 10 mila cittadini curdi, siriani, iraniani e afgani per un prezzo a persona di circa 7. mila euro.
I profitti pari a circa 70 milioni di euro venivano poi distribuiti attraverso il sistema (illegale) bancario “hawala”.
OPERAZIONE HYDRA: L’operazione condotta dalla Polizia spagnola ha portato all’arresto di 19 soggetti.
Su piccole imbarcazioni di legno i migranti raggiungevano le Canarie per poi essere trasferiti con falsi documenti in Francia, Finlandia e Italia. Il prezzo a persona variava dai 1.000 ai 1.500 euro.
OTF MELROSE: La tragedia avvenuta in Essex (Gran Bretagna) nell’ottobre 2019 che causò la morte di 39 vietnamiti trovati in un autocarro frigo ha portato all’istituzione di una “Operational Task Force” coordinata dall’Europol.
Scopo del team è lo scambio di database tra Forze dell’Ordine, report analitici ed informazioni in tempo reale per contrastare l’attività criminale.
Fondamentale per il network criminale l’utilizzo dei social media e delle applicazioni di messaggistica (spesso criptata).
Questi canali vengono utilizzati per pubblicizzare servizi, condividere mappe e inviare documenti falsi. Il 35% dei documenti sequestrati sono carte d’identità (provenienti soprattutto da Italia, Grecia e Romania), il 31 % passaporti, il 15% patenti di guida e il 7% permessi di soggiorno.
L’organizzazione capillare dei trafficanti genera profitti per milioni di euro, grazie alla complicità di soggetti e società legalmente riconosciute che provvedono alla produzione di documenti falsi e al riciclaggio del danaro.
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