Traffico internazionale di esseri umani: maxi operazione online coordinata da Europol. Surface Web e Dark Web monitorati da esperti di 20 Paesi UE

Di Assunta Romano

L’AJA.  La prima  maxi operazione online organizzata da  EUROPOL e EUROJUST contro il traffico degli esseri umani si è tenuta nei giorni scorsi con risultati sorprendenti.

L’Action Day, coordinata dalle Forze di  Polizia dei Paesi Bassi,  ha visto la partecipazione di esperti di 20 Stati europei.

Questi i Paesi coinvolti: Austria, Albania, Belgio, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Lituania, Paesi bassi, Portogallo, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Gran Bretagna e Ucraina.

All’evento svoltosi nell’arco di una sola giornata (in gergo tecnico “hackathon”) hanno partecipato esperti di informatica, sviluppatori di software, programmatori e grafici. L’obiettivo era quello di intercettare i network criminali che adescano vittime per lo sfruttamento sessuale attraverso il web.

La sessione di esperti informatici durante l’Action Day

Gli esperti hanno esaminato pagine e applicazioni, elementi e file multimediali presenti nel Surface Web e quindi accessibili a tutti attraverso motori di ricerca. L’attenzione si è focalizzata soprattutto  sul Dark Web. Qui si trovano server e computer invisibili ai motori di ricerca. I dati vengono trasferiti attraverso protocolli non standard.

Secondo i dati raccolti da  EUROPOL, individuare gli elementi chiave del traffico online di esseri umani è più difficile rispetto ad altre attività illecite, come il traffico di armi e di eroina.

Le Forze di Polizia coinvolte nell’operazione hanno monitorato app per appuntamenti, siti di annunci, forum, applicazioni di messagistica. Inoltre, sono state controllate 114 piattaforme online di cui 30 coinvolte nel reclutamento di profughi ucraini. Alcune  piattaforme social  risultavano inoltre “manomesse” da soggetti coinvolti nel traffico.

Surface Web e Dark Web monitorati da esperti di 20 Paesi UE

Durante l’hackathon sono state, inoltre, controllate piattaforme che si occupavano del reclutamento, trasferimento e ospitalità delle vittime. Secondo i precedenti report di EUROPOL, dietro attività illecite come la prostituzione, l’immigrazione clandestina, lo sfruttamento del lavoro nero si nasconde spesso il traffico di esseri umani. Le vittime vengono utilizzate per scopi diversi o coinvolte forzatamente in mansioni illecite.

L’attività di intelligence ha consentito di intercettare durante l’Action Day 5 piattaforme  di cui 4  legate allo sfruttamento sessuale di minori. Sono stati, inoltre, identificati 11 soggetti di cui 4 coinvolti nell’adescamento di  profughi ucraini.

La sede di Europol presso l’Aja

Le Forze di Polizia dei paesi dell’Unione Europea hanno rilevato nel corso degli anni un aumento sensibile del traffico di esseri umani all’interno del territorio europeo. Nel solo 2014, la maggior parte delle vittime (71%) registrate nel database EUROPOL era costituita da cittadini europei.

L’operazione rientra nel programma europeo EMPACT (European Multidisciplinary Platform Against Criminal Threaths) volto a contrastare le attività delle organizzazioni criminali che operano in Europa.

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