Roma. Un Paese che cambia come si pone di fronte alle sfide delle trasformazioni digitali? E’ la domanda alla quale si è cercato di dare una risposta durante il simposio “Digital transformation: nuovi confini, crescita e sicurezza del Paese” organizzato da Elettronica insieme a The European House Ambrosetti e tenutosi a Roma al Foro Italico.
L’appuntamento è stata l’occasione per provare a disegnare lo stato attuale della trasformazione digitale italiana, con un occhio a cosa succede all’estero e come il nostro paese dovrebbe sfruttare le opportunità connesse con le nuove tecnologie. Di prestigio gli interventi di esponenti politici e protagonisti del mondo industriale: erano presenti fra gli altri l’ex premier Enrico Letta, il Rettore della Luiss Paola Severino, Gianni Letta e il Generale Nicolò Falsaperna, vicesegretario generale della Difesa. Grazie alla moderazione di Gianni Riotta si sono affrontati i temi collegati ad uno studio di The European House – Ambrosetti su scenari di geopolitica, industria e sicurezza per il Paese: lo studio è stato introdotto dal Ceo di Elettronica Enzo Benigni.
Sebbene l’onda del digitale sia oramai arrivata e coinvolga ogni settore della vita civile, il rischio per l’Italia è quello di non poterla sfruttare appieno o di non arrivare in linea con le altre grandi nazioni in tempo per gli appuntamenti che la rivoluzione impone. Come sottolineava Gianni Letta ci sono paradossi che non possiamo permetterci, come il divario nella gestione dei pagamenti elettronici con Paesi che non dovrebbero essere più avanti di noi in questo settore come il Kenya, paesi che pur essendo ancora in via di sviluppo hanno colto le opportunità del cambiamento digitale per implementare nelle loro società direttamente le nuove tecnologie saltando un processo di acquisizione che invece da noi è ancora in corso.
Secondo il Generale Falsaperna l’attenzione non può e non deve essere focalizzata solo sulle nuove tecnologie, ma l‘integrazione con le nuove generazioni deve essere un elemento fondamentale che faccia da collante per portare avanti la trasformazione. Il Generale ha ovviamente centrato il suo intervento anche sui rischi connessi nel futuro all’utilizzo del digitale, parlando esplicitamente dei rischi di cyber attacchi: la Difesa ha il dovere di adottare sì le nuove tecnologie ma anche di dotarsi di efficaci sistemi per prevenirne gli attacchi che oramai fanno parte di scenari di guerra non convenzionali.
Il position paper realizzato da The European House – Ambrosetti per Elettronica, parte dalla considerazione che viviamo in una nuova era dove devono essere ridefiniti i confini così come li conosciamo: l’innovazione non è solo l’utilizzo delle nuove tecnologie ma un cambio di paradigma nel metodo e nel pensiero, non basta usare Internet per esser innovatori, ma bisogna capire come le grandi imprese ed i grandi innovatori di ieri possano diventare imprese di innovazione e di imprenditoria globale per il domani.
La grande sfida e la grande opportunità del digitale è la possibilità che nella prossima economia tutti potranno avere una chance, senza limiti e frontiere: la vera globalizzazione sarà la possibilità di avere le stesse possibilità di successo sia per chi risiede a New York che per chi avvia una nuova startup in un paese africano.
Come coniugare lo sviluppo promesso con le nuove energie di cui il Paese ha bisogno per evolversi deve essere il nodo cruciale sul quale politica, economia e tecnologia devono convergere nei prossimi anni.