Trattati di Roma, al via il dispositivo di sicurezza con uno sguardo a Parigi e Londra

Roma. La Capitale, domani, in occasione della celebrazione del 60° anniversario dei Trattati di Roma sarà divisa in due zone di colore diverso: blue e green. Oltre ad una no fly zone peri voli commerciali.

Le misure sono state decise dalla Prefettura di Roma per assicurare un ’ordinato svolgimento degli eventi, in vista della cerimonia celebrativa che si svolgerà in Campidoglio e di alcune concomitanti manifestazioni di piazza.

Parte oggi il piano di sicurezza a Roma.

Le due zone controllate saranno quella intorno al Campidoglio, dove verrà attivata una “blue zone” (dai colori della bandiera europea) e quella del Quirinale (green zone). Sarà interdetto il traffico veicolare e saranno sospese le fermate ed i capilinea dei mezzi del trasporto pubblico. Saranno chiuse, a partire dall’ultima corsa di questa sera e per tutta la giornata di domani le fermate Colosseo (metro B), Spagna e Barberini (metro A). Domani il transito pedonale nelle due zone sarà consentito solo a chi è autorizzato. I residenti e gli ospiti alloggiati negli hotel, all’interno delle due zone, potranno comunque uscire dalle aree e rientrarvi. Verranno sgomberati i veicoli in sosta (inclusi motoveicoli e ciclomotori) lungo alcune vie, e saranno chiusi musei e aree archeologiche.

Vietato, inoltre, il trasporto di merci pericolose (armi, esplosivi, combustibili) in tutta la zona a traffico limitato (Ztl) denominata “anello ferroviario”. Vietato poi l’accesso di qualunque veicolo adibito al trasporto di merci in tutte le Ztl del centro storico.

Divieto di sorvolo “No fly zone” per i voli commerciali da oggi sulle aree interessate dagli eventi. Non sono stati assunti provvedimenti di chiusura delle scuole e degli esercizi commerciali presenti nelle due aree di sicurezza.

Il dispositivo messo su è quello proprio della gestione dei Grandi Eventi internazionali. La prevenzione in primis. Ma al Viminale esprimono molta preoccupazione per una serie di incognite. La questione è stata, ieri, esaminata nel corso della riunione di una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (CASA). Nel summit si è discusso delle ultime azioni terroristiche che hanno interessato Parigi e Londra.

Per questo il ministro degli Interni, Marco Minniti ha dato indicazione alle Forze di Polizia di innalzare, maggiormente, il livello di attenzione e di rafforzare i controlli sui luoghi affollati. Si va dalle mete turistiche, alle aree storico-artistiche, ai monumenti, alle stazioni, agli aeroporti, al Vaticano, ai locali di aggregazione serale.

Il ministro degli Interni, Minniti con il capo della Polizia, Gabrielli.

Il timore è quello di possibili gesti emulativi. Quanto accaduto ieri a Westminster, ha spiegato Minniti, conferma “una minaccia che assume sempre più il carattere dell’imprevedibilità: i tempi di reazione si riducono sempre più. Come Nizza e Berlino, sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili. Dobbiamo quindi riflettere su una strategia che sia all’altezza di questa minaccia: come affiancare l’attività di intelligence al controllo del territorio”.

Si è poi parlato dei foreign fighters di ritorno. Alcune stime indicano in poco più di un centinaio quelli che avrebbero avuto, in qualche modo, rapporti con con l’Italia. Pochissimi dovrebbero essere tornati dai teatri di guerra. Vengono comunque monitorati ambienti a rischio: carceri, luoghi di ritrovo, Internet. Lo scopo è di anticipare eventuali mosse ed intervenire. Tra le indicazioni di una possibile radicalizzazione ci sono anche i cambiamenti nell’aspetto esteriore: barba in crescita, vestiti più tradizionali.

Ieri, c’è stata un’altra espulsione (siamo a quota 27 da quest’anno). Si tratta di un tunisino che viveva a Cinesello Balsamo.

In tutto ciò, poi si inserisce la presenza di gruppi antagonisti nelle manifestazioni. E anche qui si sono analizzate le azioni degli anni e dei mesi passati: inaugurazione Expo a Milano (1 maggio 2015), scontri a Napoli in occasione del comizio del leader della Lega, Matteo Salvini, contestazioni all’Università La Sapienza al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. La Polizia stima, anche per i Black Bloc un centinaio di potenziali presenze nei cortei.

Viene monitorato anche il corteo dell’estrema destra, rappresentato da Forza Nuova. A quanto è dato sapere, non sembrano in arrivo presenze significative dall’estero di antagonisti.

Il ministro dell’Interno ha dato disposizioni rigorose alle Forze di Polizia che saranno impegnate nel garantire l’ordine pubblico, domani a Roma: essere visibili e rigorose. Una gestione improntata, parole di Minniti, ad una “tranquilla fermezza”.

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