Di Valeria Fraquelli
Washington. E’ giunta come un fulmine a ciel sereno la notizia che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha licenziato, oggi, il Segretario di Stato Rex Tillerson per sostituirlo con l’attuale capo della Central Intelligence Agency (CIA) Mike Pompeo.
Al posto di Pompeo come capo della CIA (https://www.cia.gov/index.html) arriverà una donna, la prima a capo della più grande agenzia di servizi segreti del mondo, Gina Haspel.

Gina Haspel, la nuova capo della CIA
La Haspel è una veterana elle operazioni segrete della CIA ed ha operato come agente nelle aree più pericolose e delicate. Come sempre Trump ha comunicato la sua decisione su Twitter scrivendo: “Mike Pompeo, direttore della CIA, diventerà il nostro nuovo Segretario di stato. Farà un lavoro fantastico! Grazie a Rex Tillerson per il suo servizio! Gina Haspel diventerà il nuovo direttore della CIA, è la prima donna scelta per ricoprire questa carica. Congratulazioni a tutti!”
Negli ultimi tempi a dire il vero i rapporti tra il Presidente ed il Segretario di Stato si erano fatti abbastanza tesi ed in alcuni casi c’erano state anche dichiarazioni contraddittorie tra i due, tanto che in più di una occasione Trump aveva ordinato a Tillerson di stare zitto e non parlare più con la stampa.
Che qualcosa stesse per cambiare si capiva dal fatto che le visite di Pompeo alla Casa Bianca negli ultimi tempi si erano fatte più numerose e più lunghe, senza contare che il capo della CIA è considerato uno dei più vicini alle idee di Trump insieme all’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Nikki Haley.

Il capo della CIA ed ora Segretario di Stato Mike Pompeo.
Alcune fonti interne alla West Wing, l’ala Ovest della Casa Bianca in cui si trovano le stanze del potere degli Stati Uniti, dicono che Trump abbia deciso di cacciare Tillerson perché lo vedeva come un impedimento in vista dell’incontro che dovrebbe svolgersi a breve con il dittatore nord coreano Kim Jong Un. Il Presidente, infatti, ha confermato la scorsa settimana il suo impegno a sedersi con il leader nordcoreano Kim Jong Un in una serie di colloqui volti a stemperare la tensione accumulata negli ultimi mesi.
Solo l’anno scorso, tuttavia, quando era stato Tillerson a chiedere che fossero formalizzati una serie di incontri tra i due leader per cercare di calmare gli animi il Presidente aveva Twittato furioso contro Tillerson accusandolo di sprecare tempo prezioso.
Altre fonti dicono che la decisione di Trump è stata dettata dal fatto che Tillerson, in quanto ex capo del colosso petrolifero Exxon-Mobil, era troppo vicino agli ambienti degli oligarchi russi che hanno il monopolio del petrolio e del gas naturale; in questo momento nel pieno dell’inchiesta Russiagate è meglio per il Presidente tenersi lontano da personaggi troppo vicini agli interessi russi.
Era chiaro che al posto di Tillerson non poteva che subentrare Pompeo. E’ il perfetto amalgama delle qualità che Trump premia maggiormente tra i suoi subalterni, dalle credenziali accademiche, dalle medaglie al valore militare, al successo aziendale.
Il Presidente americano ha sempre avuto parole di elogio per l’operato di Mike Pompeo come capo della CIA e crede che sia la persona giusta per preparare non solo l’incontro con il dittatore nord coreano, ma anche la rinegoziazione del Nafta, il trattato di libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico, ritenuto sbilanciato e sfavorevole per le industrie statunitensi.
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