Ucraina: da sabato su Amazon Prime Video un docufilm sulla guerra russa alla cultura di Kiev

ROMA. Dopo una lunga tournée internazionale che lo ha portato alla Festa del Cinema di Roma con l’anteprima ad Alice nella Città, fino al Consiglio d’Europa e al Parlamento Europeo, War on Education, il docufilm diretto da Stefano Di Pietro sulla guerra della Russia alla scuola e alla cultura ucraina, sarà disponibile su Amazon Prime Video ,a partire da sabato prossimo.

Sarà visibile in oltre 20 Paesi, tra cui Stati Uniti, Italia, Germania, Paesi Bassi, Francia e Regno Unito.

Un’immagine di un’aula scolastica colpita da attacchi russi

L’uscita sulla piattaforma sarà anticipata da una proiezione speciale venerdì a Roma (ore 21.30), nell’ambito dell’evento “Legami 2025 – Ucraina e Italia per la libertà”, che si terrà presso l’area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme, alla presenza di esponenti della società civile ucraina e di rappresentanti istituzionali (maggiori informazioni sulla manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale www.legamiucraina.com).

“La scuola è uno dei primi luoghi che il potere occupa e manipola. Questo film mostra cosa accade quando, invece, a occuparla sono i cittadini”, dichiara il regista Stefano Di Pietro.

Prodotto da In Medias Res ed EuroClio, e distribuito nelle sale in Italia da Garden Film, il film esplora il ruolo dell’istruzione come campo di battaglia della propaganda nella guerra in Ucraina, con uno sguardo intimo e potente sulle vite di studenti, insegnanti e attivisti.

Oltre 3 mila strutture educative – dagli asili alle Università – sono danneggiati o distrutti a causa della guerra

Attraverso riprese nelle città ucraine colpite dal conflitto, da Cherson a Kiev, immagini inedite di Mosca e testimonianze esclusive raccolte sul campo, il docufilm si addentra nelle vite di studenti, insegnanti e accademici, rivelando la lotta per il diritto all’istruzione.

Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, l’istruzione è diventata un terreno di scontro strategico: è un fenomeno che affonda le radici in un passato antico, oggi intensificato con la guerra, di proporzioni drammatiche. L’attacco sistematico alle istituzioni educative e al patrimonio artistico-culturale riveste un ruolo cruciale in una guerra ibrida, in cui la distruzione delle scuole e la riscrittura della storia diventano strumenti di dominio e cancellazione dell’identità nazionale.

Circa due asili su tre in Ucraina sono oggi chiusi.

Secondo i dati del Ministero dell’Educazione e della Scienza ucraino, oltre 3 mila strutture educative – dagli asili alle Università – sono danneggiati o distrutti a causa della guerra, e ogni bambino a 50 chilometri dal fronte non ha accesso ad alcuna forma di educazione, per dovuti motivi di sicurezza.

Come ricostruisce nel film Alexander Khrebet, reporter per il Kyiv Independent, oltre 20 mila bambini ucraini dall’inizio del conflitto sono stati deportati in Russia, dove la loro crescita ed educazione oggi è soggetta a percorsi di apprendimento della storia russa – all’interno dei quali l’esistenza della cultura e dell’identità ucraina non è contemplata.

War on Education si configura come una testimonianza inedita, capace di restituire non solo la drammaticità degli eventi, ma anche la straordinaria resilienza di chi, nonostante tutto, continua a insegnare, studiare e resistere.

Un racconto che supera i confini del conflitto ucraino per diventare un monito universale: la guerra contro l’istruzione è una guerra contro il futuro.

Tra le testimonianze, nel film hanno partecipato anche l’attuale ministro dell’Istruzione ucraino Oksen Lisovyi ed Emmanuelle Abrioux, portavoce dell’ufficio UNICEF di Kiev.

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