Ucraina: nuova campagna di attacchi russi. Per il Cremlino si tratta della risposta all’attacco contro il Ponte di Kerch

Di Fabrizio Scarinci

KIEV. A partire dalla scorsa notte le Forze Armate russe hanno lanciato un massiccio attacco contro diverse città dell’Ucraina.

In particolare, fino a questo momento sarebbero stati impiegati ben 75 sistemi missilistici di precisione (tra cui potrebbero figurare cruise aviolanciabili di tipo Kh-55, Kh-101 e Kh-555, cruise navali di tipo “Kalibr” e missili balistici a corto raggio di tipo Iskander), che sarebbero stati lanciati contro impianti energetici, centri di comando e controllo delle Forze Armate ucraine e città quali Kiev, Lviv, Ivano-Frakivsk, Dnipro e Odessa.

Bombardamento russo in Ucraina

Secondo quanto si è avuto modo di apprendere, durante una riunione televisiva del Consiglio di Sicurezza russo tenutasi nel corso delle ultime ore, il Presidente Vladimir Putin avrebbe spiegato che l’operazione sarebbe stata posta in essere in risposta all’attacco dello scorso 8 ottobre contro il Ponte di Kerch, che, come noto, collega la Crimea al territorio russo e rappresenta un’importante arteria logistica al fine di sostenere le operazioni della macchina bellica del Cremlino.

Sempre nel corso della stessa riunione egli avrebbe accusato gli ucraini di aver tentato di distruggere anche una sezione del gasdotto TurkishStream e diverse infrastrutture energetiche sul suolo russo.

Fino a questo momento, l’attacco avrebbe provocato diverse decine di morti tra la popolazione civile, colpendo anche il consolato tedesco a Kiev.

Com’era logico aspettarsi, molte delle reazioni espresse finora a livello diplomatico sono state piuttosto dure. Tra i vari enti e ministeri occidentali che si sarebbero finora espressi sulla questione figurano la Farnesina, che in un comunicato di qualche ora fa si sarebbe dichiarata inorridita, e la Commissione Europea che, per bocca dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Josep Borrell, si sarebbe definita scioccata, paventando l’invio di ulteriori aiuti militari a Kiev.

Dal canto suo, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz avrebbe invece proposto per domani una riunione d’emergenza del G7, in cui si discuterà più approfonditamente dell’azione russa e di eventuali iniziative da intraprendere a sostegno dell’Ucraina.

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