SHAMA (LIBANO DEL SUD). Il Contingente italiano in Libano, che con la Brigata “Aosta” ha la leadership della missione delle Nazioni Unite nella terra dei Cedri, ha
ospitato nella propria base di Shama il seminario dal titolo “La Costituzione italiana. Prospettiva storica di una costituzione sempre attuale”, organizzato dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.
Una rappresentanza di studentesse libanesi guidate dalla Prof.ssa Caterina Carlini del Centro di Lingue e Traduzioni della Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Beirut, prima dell’inizio della lezione tenuta da una docente universitaria in video-collegamento da Torino, ha ascoltato le parole del Generale di Brigata Giuseppe Bertoncello, Comandante del Contingente italiano e del Settore Ovest della missione UNIFIL (United
Nations Interim Force in Lebanon), che nel suo intervento di benvenuto ha rimarcato come sia proprio il “giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dello Stato il fondamento della professione del soldato italiano”, ricordando poi, che “sui valori fondativi della Costituzione si trovi il presupposto giuridico alla base dell’intervento dei peacekeeper italiani in Libano, assieme ai colleghi di altre 47 nazioni del mondo”.
Da parte sua, l’organizzatrice dell’incontro, l’Arch. Cristina Foti, Presidente della Società Dante Alighieri in Libano, nell’esprimere parole di ringraziamento al Generale Bertoncello, ha posto l’accento su come la partecipazione dei soldati di pace italiani favorisca anche la diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo, ricordando soprattutto la presenza all’interno della base di Shama della “Libreria della Pace”, uno
dei 100 presidi letterari della lingua italiana nel mondo, unico presente all’interno di una infrastruttura militare.
La Libreria della Pace, progetto nato dalla collaborazione fra la Società Dante Alighieri e il Ministero della Difesa, nell’ambito di un Protocollo d’Intesa firmato nel 2018, ha lo scopo di favorire le relazioni interculturali tra i militari di diversi contingenti della missione delle Nazioni Unite nel Settore Ovest a guida italiana, attraverso la lettura.
Questo permette, attraverso lo studio, non solo ai militari di sentirsi ancora più integrati nel complesso scenario internazionale nel quale operano, ma anche, a chi ne faccia richiesta, di approfondire la conoscenza della lingua italiana.
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