Di Pierpaolo Piras*
Bruxelles. Fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati, il Consiglio Europeo, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell’approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell’energia.

Scontro sui vaccini tra UE e Astra-Zeneca
E qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un’assistenza finanziaria dell’Unione allo Stato membro interessato.
Il presidente del Consiglio informa il Parlamento europeo in merito alla decisione presa.
Testualmente, così recita l’articolo 122 del Trattato dell’Unione Europea (UE).
Lo stesso al quale, ultimamente, ha fatto riferimento il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, il quale che venga esaminata la possibilità di imporre severi provvedimenti alla aziende farmaceutiche sia sul controllo delle loro produzioni che sull’approvvigionamento dei prodotti.

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel,
Uno degli obiettivi è quello di garantire il rispetto dei contratti di fornitura conclusi con la Commissione di Bruxelles.
Il risultato sarebbe quello di trasferire gli impianti di produzione anche in altri Paesi della UE e, in aggiunta, un’ulteriore condivisione del relativo know-how tecnologico legato alla produzione di questo vaccino anti-Covid.
Tale clima di condivisione libererebbe anche la proprietà intellettuale dei vaccini.
Ancora, si realizzerebbe la distribuzione delle fiale vacciniche a tutti gli Stati comunitari via via che verrebbero prodotte.
La vicenda nasce all’avvio della campagna vaccinale europea, apprendendo di un taglio cospicuo di forniture del vaccino da parte della azienda inglese produttrice, Astra-Zeneca, dai propri impianti in Belgio alla Unione Europea.
La UE rimprovera questa multinazionale di una violazione dei termini contrattuali sulla quantità e tempi di fornitura delle fiale con i conseguenti disagi sulla organizzazione locale della pratica vaccinale agli aventi necessità e diritto.
Nelle ore scorse è stato pubblicato il contratto (apa_astrazeneca)
È da sottolineare che non è stato ancora pubblicato il testo di tale contratto in quanto coperto da riservatezza.
Questa mancanza di chiarezza rende, dunque, impossibile l’esame attento dei veri contenuti , gli unici che consentirebbero un’equilibrata e serena valutazione di tutte le posizioni di parte.
La crisi tra l’Unione Europea e Astra-Zeneca ha assunto connotati diplomatici e geostrategici per gli interventi di denuncia presentati dai primi ministri di Austria, Croazia, Grecia e Danimarca.
Al momento attuale il proficuo dialogo è sostituito dalle risposte minacciose della UE di bloccare l’esportazione dei vaccini comunitari al di fuori del territorio comunitario.
Il Direttore Generale di Astra-Zeneca, Pascal Soriot, è stato molto esplicito nel dichiarare di non avere preso alcun tipo di impegno sul numero delle dosi vacciniche da consegnare, ma solo di “ fare del suo meglio” per soddisfare le richieste.

Il Direttore Generale di Astra-Zeneca, Pascal Soriot
Astra-Zeneca è una azienda multinazionale con sede e principali impianti nel Regno Unito, molto conosciuta nel mondo della Medicina per la prestigiosa linea dei farmaci prodotti ed i suoi cospicui finanziamenti nel campo della ricerca medica e terapeutica.
*Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale
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