di Vincenzo Priolo
Caracas. Ancora sangue in Venezuela. Un17enne è morto ieri durante una manifestazione contro il Governo di Nicolas Maduro nello Stato di Bolivar, a sud di Caracas. Si tratta della novantaquattresima vittima dall’inizio della protesta antigovernativa.
Il Venezuela è sconvolto da una serie di mobilitazioni di piazza, che si sono intensificate a partire dalla fine di marzo 2017. Gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine hanno provocato la morte di decine di persone contrarie alla politica del presidente Nicolas Maduro, leader del Partito Socialista Unito del Venezuela.
Maduro guida il Paese dal 2013, dopo essere stato designato direttamente dal suo predecessore, Hugo Chavez, prima di morire. La contrapposizione all’interno del Venezuela è cresciuta soprattutto dopo la decisione della Corte suprema del 29 marzo di esautorare il Parlamento dai suoi poteri, facendo crescere la preoccupazione di un aumento della leadership del Presidente.
Report Difesa ha incontrato Vincenzo Fonzo, membro del COMITES (Comitato che si occupa del dialogo tra la collettività e rappresentanti consolari e diplomatici) responsabile della Cultura nella Casa d’Italia di Maracaibo, e presidente dell’Associazione Culturale italo-venezuelana Filippo Gagliardi che rappresenta la ‘Sociedad Bolivariana del Estado Zulia’.
Fonzo è un personaggio noto ai media locali, dove spesso appare per trattare il tema dell’integrazione italo-venezuelana in tutti i suoi aspetti.
Alla luce dei fatti, abbiamo chiesto quale sia la reale situazione degli italiani che vivono questa profonda crisi.
Gli italiani che vivono nello Stato sudamericano sono molto preoccupati, tantissimi hanno abbandonato le loro case e le loro aziende perché non si sentono sicuri. Mancano i beni di prima necessità e per le strade accade di tutto: furti, corruzione dilagante e crisi economica stanno distruggendo il Paese. Secondo Fonzo, “Il Venezuela è uno Paese che è stato costruito dagli italiani, oggi sono molti i nostri connazionali che hanno ruoli di vertice nelle amministrazioni governative. L’opposizione probabilmente con i suoi spot sta esagerando ma anche il Governo nazionale ha le sue colpe”.
Alla domanda su quale sia il ruolo della Polizia e dell’Esercito, Fonzo risponde che entrambi “lavorano con mezzi molto efficienti, il problema principale è la scarsa professionalita degli operatori che spesso usano il pugno forte con la popolazione. Ma i problemi sono anche tanti altri, come le leggi e la corruzione, quest’ultima alla base crisi”.