Di Valeria Fraquelli
Berlino. Ieri il vertice a Berlino che ha visto coinvolti sedici Paesi dell’Unione Europea nel vano tentativo di risolvere la spinosa questione dell’accoglienza migranti è finito, come si pensava, con totale fallimento su tutti i fronti.
Da parte degli altri Stati coinvolti si è vista solamente una grandissima ipocrisia e la voglia di scaricare il problema sempre e comunque su quelli di primo ingresso dei migranti, cioè Italia e Grecia. La parola solidarietà è stata usata sempre a sproposito quando all’interno dell’Unione Europea si è parlato di immigrazione ed il vertice di ieri non ha fatto eccezione.
L’Europa si è ritrovata mai così lacerata al suo interno e le posizioni sembrano davvero inconciliabili; il gruppo di Visegrad ( Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) e i tre Stati baltici ( Estonia, Lettonia e Lituania) non hanno nemmeno partecipato al vertice, dicendo di non essere disposti ad accogliere nessun migrante sul loro territorio.
Un’Europa che non sa gestire un’emergenza comune non può dirsi unita e se alcuni Stati pensano di potere fare i loro comodi senza accollarsi anche gli oneri che comporta l’appartenenza all’Unione Europea allora vuole dire che il progetto di Europa unita è fallito.
L’atteggiamento di alcuni Paesi nei confronti dell’unica proposta seria presentata ieri, quella italiana, è stato di doppia morale. In particolare la Francia ha accusato il nostro Governo di essere crudele, senza cuore avendo abbandonato al loro destino donne e bambini, lasciandoli andare alla deriva su barconi fatiscenti.

Un barcone carico di migranti
Purtroppo il Presidente francese Emmanuel Macron ha dimenticato che l’atteggiamento delle Forze di sicurezza francesi nei confronti dei migranti è stato tutt’altro che accogliente. Le scene di donne e bambini fatti scendere con la forza dai treni, i respingimenti alle frontiere di Ventimiglia e di Bardonecchia e la violazione di sovranità territoriale avvenuta a proprio in quest’ultima località, quando le Forze della Gendarmeria francese hanno fatto un blitz in piena notte nella sede di una organizzazione che si occupa della tutela dei migranti non sono certo una buona pubblicità per chi si dichiara paladino dell’accoglienza e dei diritti umani.

Migranti in attesa di entrare in Francia.
La Francia che predica solidarietà ed accoglienza è lo stesso Paese che lascia che le immense banlieu diventino quartieri ghetto in cui si creano delle comunità di stranieri molto chiuse che non riescono ad integrarsi nella società. E sono le stesse banlieu in cui giovani allo sbando senza nessuna speranza di migliorare la propria vita e senza nessuna prospettiva per il futuro si radicalizzano ed arrivano fino a compiere attentati gravi.
La politica francese in tema di gestione dei flussi migratori è più che mai lontana dall’essere accomodante ed accogliente come viene presentata da Macron ed anzi tende a respingere coloro che cercano di passare la frontiera. Se il Presidente francese ha detto che non accetta lezioni dall’Italia, il nostro Paese può dire che non accetta lezioni da chi predica la politica delle frontiere aperte e poi si chiude in sé stesso.
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