Venezuela: il 2 febbraio 1999 nasce la Rivoluzione Bolivariana. Il Presidente Nicolas Maduro promuove 7  trasformazioni essenziali per il benessere del Paese

CARACAS. Il 6 dicembre 1998, Hugo Chavez vinse con grandissimi risultati le elezioni in Venezuela.

Hugo Chavez

E il 2 febbraio 1999 segnò l’inizio di un periodo di trasformazione per il Paese sud americano con l’obiettivo di raggiungere l’uguaglianza sociale, l’inclusione e la rivendicazione dei diritti fondamentali del popolo venezuelano.

Gli stessi principi che hanno guidato i programmi sociali creati da Chávez segnano le iniziative per aggiungere nuove missioni e perfezionare quelle esistenti.

Così, il Presidente Nicolas Maduro ha rafforzato i programmi di assistenza che hanno garantito l’approvvigionamento alimentare del popolo venezuelano di fronte all’impatto delle cosiddette “sanzioni” imposte dagli Stati Uniti.

Il Presidente venezuelano, Nicolas Maduro

Attualmente, il programma dei Comitati locali di approvvigionamento e produzione (CLAP) consegna ogni mese sacchi di cibo a più di 7,5 milioni di famiglie in tutto il Paese.

Grazie a questa ferma vocazione a occuparsi di tutti i settori della popolazione – compresi i popoli nativi – la Rivoluzione Bolivariana presenta oggi al mondo un esempio di resistenza e di volontà di superamento.

Nel campo della geopolitica globale, la Rivoluzione Bolivariana postula la necessaria costruzione di un mondo multicentrico e pluripolare, con un equilibrio che garantisca uno sviluppo armonioso e la pace tra le Nazioni.

Le politiche di Venezuela di Chávez e di Maduro hanno permesso la nascita e l’evoluzione di un’infrastruttura per realizzare una comunità latinoamericana e del Sud globale realmente sovrana.

La creazione dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC), dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America-Accordo Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP), della Banca del Sud, di Petrocaribe, di TeleSur, tra gli altri, sono esempi di questo nuovo tipo di integrazione politica ed economica, basata sul benessere dei popoli.

L’asfissia economica e finanziaria è stata affrontata con la decisione del governo e del popolo di non arrendersi “all’assalto imperiale, attuato attraverso le illegali Misure Coercitive Unilaterali (MCU) imposte al Paese”, come spiegano le autorità venezuelane.

Nonostante le UMC, il Venezuela ha guidato la crescita economica dell’America Latina nel 2023 (4,5%) e si prevede che guiderà l’espansione economica e produttiva regionale nel 2024, con un tasso superiore al 5%, secondo i dati e le proiezioni della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (ECLAC).

Consapevole che è fondamentale sostenere i progressi verso la ripresa economica, nell’unità nazionale, il Presidente Maduro ha proposto, nel suo Messaggio annuale alla Nazione, di promuovere 7  trasformazioni essenziali per il benessere del Paese.

Eccole:

  1. Economia, attraverso una completa trasformazione del modello economico-produttivo
  2. Piena indipendenza, con l’aggiornamento e la diffusione della dottrina bolivariana nelle sue dimensioni politica, scientifica, culturale, educativa e tecnologica
  3. Pace e sicurezza dei cittadini, basate sul miglioramento del modello di convivenza cittadina, sul godimento dei diritti umani e sulla garanzia della difesa dei nostri diritti sul territorio dell’Essequibo
  4. Protezione sociale, recupero dello Stato sociale, delle sue missioni e delle sue grandi missioni
  5. Ripoliticizzazione, promozione del consolidamento della democrazia e della politica, intesa come servizio pubblico alla collettività
  6. Ecologia, salvaguardia del pianeta e mitigazione della crisi climatica
  7. Geopolitica, attraverso l’inserimento e la leadership del Venezuela nel processo di riconfigurazione globale.

 

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