Violenza di genere, Polizia di Stato e Carabinieri da oggi utilizzano una linea comune interattiva di assistenza nazionale

Roma. Polizia di Stato ed l’Arma dei Carabinieri insieme contro i casi di violenza di genere, violenza domestica e stalking.

Le pattuglie di entrambe le Forze di Polizia  utilizzeranno un protocollo comune quando interverranno sui casi suddetti. Gli operatori procederanno con metodologie uguali e scientificamente validate in presenza di una situazione di violenza per consentire all’Autorità di Pubblica Sicurezza di adottare, nell’immediato, le misure di prevenzione a tutela della vittima attraverso l’ammonimento del Questore o l’allontanamento dal domicilio familiare dell’aggressore, in attesa delle misure cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria.

Polizia e Carabinieri contro la violenza di genere

Tutti gli interventi delle pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri saranno cristallizzati in un modulo comune che confluirà in un’unica banca dati denominata “Pitagora”, predisposta dal gennaio 2017 per finalità scientifiche di analisi del fenomeno e che vede già raccolti, per la sola Polizia di Stato, oltre 12.500 schede di intervento con le quali è possibile delineare un quadro statistico del fenomeno molto preciso:

LIANA PROGETTO

Da oggi, inoltre, Polizia e Carabinieri adotteranno il progetto LIANA (Linea Interattiva Assistenza Nazionale Antiviolenza) che consente di unificare, confrontare ed omogenizzare i dati relativi agli interventi per violenza di genere.

Sarà possibile verificare immediatamente l’esistenza di precedenti interventi nella stessa abitazione o su richiesta della stessa vittima, spesso effettuati alternativamente tra Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, anche quando all’intervento non sia seguita una formale denuncia o querela.

Le pattuglie dei Carabinieri potranno conoscere tutte le informazioni in caso di violenze di genere sulla vittima e l’aggressore

Sempre da oggi con l’avvio di procedure comuni e l’utilizzo delle informatizzazioni in un’unica banca dati, la Polizia ed i Carabinieri parlano un’unica “lingua” di contrasto alla violenza di genere.

La simbologia della LIANA è molto significativa. Si tratta di un legame, di una congiunzione tra la vittima della violenza di genere, per l’ 83% donne, e le Forze dell’Ordine che avranno più strumenti operativi per combattere un fenomeno che ancora nell’ultimo anno ha visto la morte di troppe donne. Anche se è in diminuzione rispetto agli anni precedenti ancora costituisce un grave tributo di sangue ad una sub cultura molto diffusa.

Il progetto LIANA guarda ancora più lontano. Nelle province di Modena, Venezia, Milano e Palermo è attivo, a livello sperimentale, un servizio a disposizione delle vittime di violenza domestica.

Le donne che ne sono vittime possono accedere ad uno speciale programma di tutela che consente di allarmare il loro numero di telefono presso la centrale operativa della Polizia 113.

In caso di chiamata d’emergenza da quel numero, l’operatore rileverà che la chiamata in entrata proviene da una vittima di violenza domestica ed, all’atto della risposta, avrà sul monitor tutte le informazioni sulla vittima stessa e sul suo aggressore con i dati essenziali, anche quelli di geolocalizzazione.

In questo modo potrà garantire un immediato intervento anche nel caso in cui la vittima sia in quel momento aggredita e non in grado di dare ulteriori indicazioni.

Il progetto è in rapida fase di estensione a livello nazionale e si ritiene sarà completato nel corso del 2019. La condivisione dei dati con l’Arma dei Carabinieri consentirà di offrire analoga procedura di intervento anche alle chiamate che proverranno al numero di emergenza dell’Arma, il 112.

L’estensione progressiva a livello nazionale consentirà alla donna che chiede aiuto attraverso i due numeri di emergenza i essere riconosciuta come vittima di violenza di genere in qualsiasi parte d’Italia si trovi ed indipendentemente dalla Forza di Polizia che risponde alla chiamata.

In tutti i casi nella centrale operativa 112/113 sarà rilevabile l’allarme e comparirà la scheda della vittima e dell’aggressore.

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