Di Fabrizio Scarinci
PALMDALE (CALIFORNIA). Poche ore fa, con una spettacolare cerimonia tenutasi presso lo stabilimento “Northrop 42” di Palmdale (California), si è avuta l’attesissima presentazione del nuovo bombardiere invisibile a lungo raggio B 21 “Raider”.
Caratterizzata da un costo di circa 750 milioni di dollari (salito, soprattutto a causa dell’inflazione, dai 550 inizialmente previsti), la nuova piattaforma di Northrop Grumman si presenta come un velivolo “tuttala” dall’aspetto non troppo diverso rispetto a quello del suo predecessore B 2 “Spirit” (cosa, peraltro, già perfettamente visibile nei rendering fatti circolare nel corso degli ultimi anni sia dall’azienda che dalla forza aerea statunitense).
Un’immagine del nuovo bombardiere
Stando a quanto si è avuto modo di apprendere, i prototipi attualmente completati (o prossimi al completamento) sarebbero sei, mentre il primo volo da parte di uno di essi dovrebbe avvenire intorno alla metà del 2023.
Tra le poche informazioni tecniche finora trapelate su questi velivoli, vi è quella secondo cui sarebbero caratterizzati da materiali radar-assorbenti più facili da manutenere rispetto a quelli delle altre piattaforme stealth, così da ridurre in modo significativo sia i loro costi operativi, sia i loro periodi di fermo.
Secondo gli attuali piani dell’USAF, questi nuovi aerei dovrebbero essere introdotti in 100/145 esemplari, che, a partire dal 2030 (anno in cui si prevede che i primi di essi conseguano la cosiddetta “Initial Operational Capability”), dovrebbero iniziare a sostituire i bombardieri B 1b e B 2 attualmente in servizio.
Una volta operativi, essi verranno demandati alla conduzione di missioni d’attacco a lungo raggio sia di tipo convenzionale che di tipo nucleare.
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