SANA’A. Le minacce delle milizie Houthi dello Yemen non si fermano.
L’ultima è arrivata in queste ore ordinando, di fatto, alle navi cargo che navigano nel Mar Rosso di evitare di viaggiare verso Israele, dopo che gli stessi Houthi hanno rivendicato, ieri, un attacco alla “Strinda” una petroliera norvegese.

Milizie Houthi su una nave commerciale
Mohamed Ali al-Houthi, capo del Comitato rivoluzionario supremo Houthi dello Yemen, ha affermato che le navi dovrebbero evitare di dirigersi verso Israele e che chiunque passi lo Yemen dovrebbe tenere le radio accesa e rispondere rapidamente ai loro tentativi di comunicazione.
Nello stesso tempo, Al-Houthi ha messo in guardia gli equipaggi delle navi da carico dal “falsificare la loro identità” o dall’issare bandiere diverse dal Paese appartenente all’armatore del carico.
Tutto questo, sostiene ancora il capo del Comitato rivoluzionario supremo Houthi dello Yemen, sta avvenenendo in solidarietà con i palestinesi mentre è in corso una guerra tra il Paese ebraico e Hamas nella Striscia di Gaza.
Gli Houthi controllano la costa occidentale dello Yemen, compreso il porto di Hodeidah, con un occhio particolare sul trasporto marittimo targato Israele.
Sabato scorso, già avevano detto che avrebbero preso di mira tutte le navi dirette verso il Paese ebraico, indipendentemente dalla loro nazionalità, e hanno messo in guardia le Compagnie di navigazione internazionali dall’avere relazioni commerciali con i porti israeliani.
Un altro attacco è stato registrato alle ore 4.45 di questa mattina (ora italiana). La società di sicurezza marittima Diaplous ha affermato che persone armate a bordo di un motoscafo si erano avvicinate alla nave dopo che il suo equipaggio si era rifiutato di obbedire alle richieste yemenite di cambiare rotta in direzione Nord.
Secondo quanto hanno riferito le autorità di Londra e la UKMTO (United Kingdom Maritime Trade Operations) una nave cisterna chimica battente bandiera delle Isole Marshall è stata attaccata nelle vicinanze dello Stretto di Bab El Mandeb, a 50 miglia nautiche (93 chilometri) a Ovest del porto yemenita di Hodeidah.
La cisterna è stata colpita da una distanza di 300 metri. Quando la nave ha continuato la sua rotta protetta da una nave da guerra, gli yemeniti hanno lanciato contro di essa due missili.
Un missile è stato intercettato, mentre il secondo è esploso a circa 200 metri dalla poppa della petroliera”, hanno riferito fonti della Diaplous. Tutti i membri dell’equipaggio sarebbero al sicuro e non sarebbe stato segnalato alcun danno alla nave.
L’attacco nel Mar Rosso potrebbe non essere stato l’unico avvenuto, oggi.
Sempre l’UKMTO ha affermato di aver ricevuto anche segnalazioni di un secondo incidente a 90 miglia nautiche a Sud di Al Duqm, un porto dell’Oman nel Mar Arabico che si trova a una certa distanza dalle acque yemenite. Le autorità stanno indagando.
La stessa UKMTO consiglia alle navi di transitare con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta.
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