Aeronautica Militare, cerimonia in ricordo degli 80 anni della costituzione dell’aeroporto “fantasma” di Sciacca

 

Sciacca (Agrigento). Ottanta anni fa a Sciacca (Agrigento) iniziarono i lavori di costituzione di un aeroporto, quando il Ministero dell’Aeronautica individuò un’area pianeggiante, in contrada Piana Scunchipani, ritenuta ideale per essere adibita a campo di aviazione per la sua particolare ubicazione e per l’abbondante vegetazione di ulivi secolari che potevano permettere una buona mimetizzazione delle infrastrutture militari.

L’area dell’ex aeroporto di Sciacca, visto dall’alto

Proprio per la difficoltà ad essere individuato dai bombardieri nemici, il campo fu chiamato “aeroporto fantasma”. Lo scalo ricoprì un ruolo di primaria importanza sullo scacchiere del Mediterrraneo e servì come trampolino di lancio verso le basi dell’Africa settentrionale e per gli attacchi ai convogli nemici in transito nel Mediterraneo e su Malta. Fino al 1943, numerosi furono i gruppi di volo che si avvicendarono (tra cui il 30° Stormo) contribuendo alla storia della nostra Aeronautica Militare.

Nel 1943, l’aeroporto subì massicci bombardamenti che causarono moltissimi decessi sia tra i militari, sia tra la popolazione civile.

E nei giorni scorsi si è tenuta una cerimonia in ricordo della nascita di questo aeroporto. L’evento, organizzato con il supporto del Comune di Sciacca dal comitato di quartiere “Piana Scunchipani” in collaborazione con Nicola Virgilio autore del libro “Sciacca 1940-43 . L’aeroporto Fantasma – Diario e memorie di guerra”, si è svolto presso il Casale Planeta della stessa contrada, che all’epoca era la sede dell’aeroporto della Regia aeronautica durante la II Guerra mondiale.

L’Arma azzurra era rappresentata dall’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, Generale di Brigata Aerea Amedeo Magnani e da tanti militari provenienti dal 37° Stormo di Trapani Birgi e dal loro comandante, il Colonnello pilota Salvatore Ferrara.

Alla commemorazione sono intervenute diverse autorità ed Associazioni d’Arma locali e centinaia di cittadini tra i quali parenti di militari e civili che persero la vita mentre erano in servizio a Sciacca. Presenti anche i genitori del maggiore pilota dell’Aeronautica Giuseppe Palminteri, deceduto durante una esercitazione in volo nel 2014, originari proprio di Sciacca e a cui è stata dedicata una lapide in memoria nella piazza principale della città.

E’ stata scoperta una targa commemorativa in onore dei Caduti dell’aeroporto “fantasma”, accompagnata dalle note dell’Inno di Mameli.

Scoperta una targa commemorativa in onore dei Caduti dell’aeroporto “fantasma”

A seguire c’è stato il sorvolo di due Eurofighter F-2000 Typhoon del 37° Stormo di Trapani Birgi e di un velivolo P-72A del 41° Stormo di Sigonella.

” E stato bellissimo ricordare tutti i Caduti civili e militari. Entusiasmante e commovente ascoltare le testimonianze di chi abitava quei luoghi, contadini, fornai, persone semplici e straordinarie che hanno aiutato i nostri aviatori in quel periodo difficile – ha detto il Generale Magnani, figlio del Tenente pilota Gino Magnani che nel 1940 volava proprio dal Regio aeroporto di Sciacca -. In particolare, mi ha colpito la storia di un allora dodicenne pastorello che portava il latte ed il formaggio alla base e che, come ricompensa, fu portato in volo su uno degli aeroplani presenti sul campo di volo.  Sciacca rimarrà per sempre un luogo sacro per l’Aeronautica Militare e per l’affettuosissima cittadinanza siciliana”.

L’intervento del Generale di Brigata Aerea Amedeo Magnani

 

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