Di Francesca Cannataro
Roma – nostro servizio. In occasione della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, nel Centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, Report Difesa ha voluto omaggiare il lavoro delle donne e degli uomini in uniforme e rendere onore ai nostri Caduti, seguendo le numerose cerimonie tenutesi in tutta Italia.
Fulcro e cuore delle celebrazioni Roma. Le frecce Tricolore colorano il grigio cielo della Capitale con un passaggio così basso sull’Altare della Patria che quasi sembra accarezzare quel soldato divenuto figlio di un’intera Nazione. È l’immagine emblematica che da sola riesce a trasmettere l’emozione che accompagna puntualmente la solenne cerimonia. Le note del silenzio riecheggiano e quasi all’unisono fondono l’Italia intera in un ricordo corale. Emozioni capaci di far vibrare le più recondite corde degli animi sono corse lungo tutto lo stivale. Il tricolore disteso sui palazzi di città, sventolante nelle mani dei bambini, fiero sui petti dei sindaci, tatuato nel cuore degli uomini e delle donne in uniforme schierati per la cerimonia. Il senso dello Stato, l’orgoglio dell’identità nazionale, l’importanza della difesa, della sicurezza e della libertà, l’idea di Patria.
Anche le città del litorale laziale hanno reso omaggio celebrando questa importante giornata.
Rappresentative e significative le cerimonie di Anzio e Nettuno che hanno aderito al Progetto “Milite Ignoto, Cittadino Italiano 1921-2021” avanzato dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare e promosso dall’Anci consistente nel conferimento, da parte dei Comuni di tutta Italia, della cittadinanza a quell’ Ignoto Militi nella ricorrenza del centenario della traslazione nel sacello dell’Altare della Patria.
Tanti anche i cittadini che hanno voluto partecipare alla cerimonia, anziani, donne con i propri figli, giovani ragazzi e studenti. E sui volti dalle mille rughe di qualcuno più avanti negli anni, una commozione viva.
Anzio
Una cerimonia partecipata, finalmente in presenza quella svoltasi ad Anzio per la Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate nel corso della quale è stato onorato il ricordo del Milite Ignoto e anche la figura di Maria Bergamas “mamma d’Italia”. Le note della Banda Musicale e dalla Corale Polifonica Città di Anzio, hanno accompagnato l’intera cerimonia. Numerosi i giovani presenti cui si è rivolto, con un discorso coinvolgente e accorato, il Generale di Brigata Maurizio Fronda, Comandante della Brigata Informazioni Tattiche di stanza nella caserma “Santa Barbara” di Anzio.
Dopo la deposizione della corona al Monumento ai Caduti in Piazza Garibaldi, il sindaco Candido De Angelis, ha consegnato nelle mani del Generale Maurizio Fronda, la pergamena con la quale è stata ufficialmente conferita la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto. “Oggi festeggiamo le Forze Armate e il giorno della vittoria della Prima Guerra Mondiale – ha detto il sindaco De Angelis – grazie al sacrificio di quei giovani che parlavano lingue diverse abbiamo creato la nostra Nazione. Così come oggi le Forze Armate e le Forze di Polizia sul nostro territorio, ci assistono e ci difendono ogni giorno. Loro sono la prima base di vicinanza tra la Nazione e la Patria”.
Nettuno.
Tanti i cittadini in strada di fronte al Monumento ai Caduti che hanno assistito alla deposizione di una corona di fiori da parte del sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola e del Generale di Brigata Maurizio Fronda, Comandante della Brigata Informazioni Tattiche.
Toccante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Un momento fortemente simbolico, quel ragazzo di ieri a cui, per mano di un Comandante, Uomo, Soldato, di oggi, sono state consegnate le chiavi della città per il Milite Ignoto che, come ha detto il sindaco Coppola “avrà in Nettuno una casa che ricorderà sempre lui e tutti i militari senza nome che hanno perso la vita per la nostra amata Nazione.” Sia le chiavi della città di Nettuno, sia la cittadinanza onoraria, sono state, infatti, consegnate al Generale Fronda, oggi al comando di una Brigata specialistica e peculiare dell’Esercito Italiano nella quale tanti giovani prestano servizio, simbolico e speciale e unico rappresentante di quel ragazzo che con l’estremo sacrificio della propria vita ha servito la nostra Nazione.
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