Palidoro (Fiumicino – Roma). Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha ricordato, oggi, a Palidoro (Roma) la figura del Vice Brigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto ucciso 77 anni fa dai nazisti.

“È per me un grande onore, oltre che un dovere, essere qui con voi oggi in occasione del centenario della nascita e della celebrazione del 77° anniversario – ha detto il ministro -. Un’occasione non solo per ricordare un giovane Servitore dello Stato ma anche per rendergli un sentito e doveroso tributo attraverso l’inaugurazione del polo museale a lui intitolato, allestito all’interno della Torre medioevale compresa nel sito commemorativo”.
“Proprio dove ci troviamo oggi, nel parco di Palidoro – ha ricordato Guerini – il 23 settembre 1943 Salvo D’Acquisto, appena 23enne, venne fucilato dalle truppe naziste durante un rastrellamento, dopo essersi offerto al posto di 22 civili che rappresentavano le vittime innocenti e inermi di una rappresaglia, scaturita da un attentato compiuto il giorno precedente contro le forze tedesche di occupazione”.

In quella occasione Salvo D’Acquisto offrì la propria vita, dichiarandosi colpevole di un attentato che, in realtà, non aveva mai commesso.

“E’ proprio in virtù della sua scelta di immolarsi, – ha ricordato il ministro della Difesa – dando una dimostrazione straordinariamente autentica di generosità, di altruismo, di convinta adesione ai valori più alti di libertà, di giustizia e di dignità, negati in quel periodo dalla cieca violenza della guerra, che il suo ricordo occuperà sempre un posto speciale nel cuore di tutti gli italiani”.
Il gesto del giovane Vice Brigadiere è divenuto nel tempo il simbolo dello spirito di sacrificio e della dedizione dell’Arma al servizio del prossimo e ancora oggi la sua figura, il suo messaggio e il suo esempio sono un punto di riferimento per tutti i Carabinieri d’Italia che, in tantissime caserme, ne conservano una effige o un ricordo.
“È una eredità importante e preziosa quella di Salvo D’Acquisto – ha ricordato ancora il titolare della Difesa – e dei tanti personaggi epici che hanno fatto grande l’Arma: da Giovan Battista Scapaccino prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa ucciso dalla mafia, dai caduti di Nassiriya al Maresciallo Maggiore Vincenzo Carlo di Gennaro, Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Anche durante l’emergenza sanitaria, le donne e gli uomini dell’Arma, ha proseguito il ministro “hanno confermato la loro assoluta affidabilità e compattezza, svolgendo la loro missione nella consapevolezza dei rischi ai quali si sottoponevano ogni giorno e pagando per questo, purtroppo, anche un prezzo altissimo”.

E a questo proposito, il ministro Guerini si è rivolto ai giovani, agli studenti affinché ripercorrano quei momenti e visitino il museo per “conoscere da vicino la vita di un Eroe che, già da bambino, aveva dimostrato una generosità e uno spirito di abnegazione fuori dal comune”.
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