Di Marco Lainati
Cosenza. Le nefande azioni dei piromani hanno purtroppo tenuto banco tutta l’estate sulle pagine di cronaca nera, e tra queste era finito anche l’incendio verificatosi lo scorso 15 luglio – risultato di natura chiaramente dolosa – che aveva interessato una zona residenziale sita a San Giovanni in Fiore (Cosenza), comune tra l’altro ricompreso tra quelli presenti all’interno del Parco Nazionale della Sila.

Le fiamme, che avevano impegnato per diverse ore i Vigili del Fuoco e che seriamente avevano minacciato residenti ed abitazioni dell’area ove il fatto si era verificato, avevano comunque lasciato diverse “tracce” che i finanzieri della locale Tenenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno attentamente analizzato fino ad arrivare al responsabile di quello scempio – identificato in un 63enne – che è stato oggi arrestato.
L’individuazione del piromane è stata resa possibile da alcuni elementi che nel frattempo i militari delle Fiamme Gialle avevano raccolto e sviluppato, quali i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza nonché le testimonianze fornite da diversi residenti.
Acquisiti sufficienti elementi a conforto degli inziali sospetti, i finanzieri cosentini – su disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente – hanno così proceduto alla perquisizione dell’abitazione in cui l’uomo risiede, rinvenendovi al suo interno una gran quantità di accendini (più di 70), oltre agli stessi indumenti utilizzati dall’incendiario durante l’appiccamento del fuoco, di cui non si era evidentemente disfatto ma che gli occhi elettronici delle telecamere avevano inesorabilmente registrato nelle loro memorie digitali.
Il piromane, al momento sottoposto agli arresti domiciliari, rischia ora una condanna fino a 7 anni di reclusione.
Non è questa la prima volta che un Reparto della Guardia di Finanza giunge all’individuazione ed al conseguente arresto dei responsabili di queste inaccettabili quanto odiose azioni criminali; un’attività investigativa che il Corpo conduce grazie alla sua capillare distribuzione sul territorio nazionale, che si integra nei dispositivi di sorveglianza ed intervento messi a punto dal Ministero degli Interni e dalla Protezione Civile per la salvaguardia dei cittadini nonché dell’inestimabile patrimonio ambientale italiano.
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