Guardia di Finanza e Carabinieri: operazione anti-contrabbando a Napoli. Smantellati tre sodalizi attivi nella vendita delle “bionde” ed eseguite 17 misure cautelari

Di Aldo Noceti

Napoli. Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri (tecnicamente denominati TLE) nello specifico per 27 tonnellate. Sono queste le accuse che hanno condotto all’emissione di provvedimenti cautelari per 17 persone, eseguiti all’esito di una nuova operazione congiunta Guardia di Finanza/Carabinieri dei Comandi Provinciali di Napoli.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica partenopea – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), hanno puntato verso tre distinti nuclei familiari molto attivi nei quartieri cittadini di Porta Nolana, Piazza Mercato, Sant’Antonio Abate e Forcella, nonché nell’hinterland napoletano tra le località di Cardito, Frattaminore, Casoria e Melito di Napoli.

Una molto ampia porzione di territorio dunque e da invadere con i classici “bancarielli” apri e chiudi per la minuta vendita di sigarette contrabbandiere, in questo caso provenienti dall’Est Europa ed introdotte clandestinamente per alimentare il mercato clandestino campano.

Secondo gli inquirenti i tre sodalizi erano posti al livello intermedio d’una molto grossa catena distributiva delle “bionde”, anche perché dotati di una certa capacità “logistica” nello smercio nonché nello stoccaggio dei TLE potendo questi disporre di diversi locali da adibire a deposito occulto, immobili intestati agli onnipresenti “prestanome” per sviare possibili sospetti.

GDF – sequestro TLE

Si tratta di capacità con le quali potevano così garantire un’efficace gestione dell’illecito business calibrando le forniture dirette alla strada in base ai differenti flussi di domanda, in ragione dei prezzi praticati nonché della marca di sigarette vendute (generalmente Marlboro, Regina, Rothmans, Chesterfield, Minsk e Marble).

Classico e molto “agile” era anche il sistema di rifornimento dei punti-vendita stradali, che dai depositi clandestini delle organizzazioni (box, appartamenti, sottoscala ecc.) consentiva di spostare velocemente le sigarette in quantitativi frazionati di massimo 3 casse ciascuno, ogni volta caricati su piccole utilitarie e scaricati in pochi secondi.

Proprio grazie a tali metodologie, si ritiene che i tre gruppi delinquenziali abbiano movimentato –  nell’arco di un solo triennio – sigarette di contrabbando per un valore commerciale pari a 2,7 milioni di euro.

Nel complesso risultano essere 67 le persone attualmente sottoposte alle indagini le quali, sia pur a vario titolo, hanno fiancheggiato o comunque fatto parte dei ricchi sodalizi contrabbandieri finiti nell’inchiesta della DDA di Napoli.

 

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