Di Marco Lainati
Verona. Undici kilogrammi di cocaina sequestrata e tre trafficanti albanesi arrestati, è questo il risultato di una nuova operazione anti-droga portata a compimento dai finanzieri del Comando Provinciale di Verona durante uno dei loro continui servizi di vigilanza economico-finanziaria del territorio.
L’autopattuglia delle fiamme gialle, più nel dettaglio, era impegnata lungo l’autostrada A22 del Brennero proprio per accertare la presenza di eventuali traffici illeciti, quando ha notato due autovetture di grossa cilindrata e con targa tedesca procedere speditamente verso sud.
Il fatto che le potenti vetture fossero condotte da soggetti con lineamenti tipicamente balcanici e che viaggiassero praticamente in tandem, ha messo subito sull’avviso i militari ma anche i tre sospettati visto che una delle due auto ha improvvisamente lasciato l’autostrada svoltando sullo svincolo autostradale di Affi (VR).
La mossa era però già stata preventivata dell’autopattuglia delle fiamme gialle, che non si è fatta dunque sorprendere dalla repentina manovra dei due bloccandoli proprio in prossimità del casello, mentre via radio veniva richiesto l’ausilio delle pattuglie della Polizia Stradale presenti in zona affinché non venisse persa traccia della seconda auto condotta dal terzo sospettato ancora in marcia sulla A22.

Alle domande dei finanzieri gli occupanti dell’auto bloccata ad Affi hanno riferito di essere cittadini albanesi provenienti dalla Germania, nonché di essere diretti a Bari per imbarcarsi su un traghetto che li avrebbe riportati nel loro paese d’origine.
Stesse giustificazioni sono state addotte anche dal terzo sospettato (nel frattempo raggiunto al casello di Verona nord), il quale ha affermato di essere però diretto al porto di Ancona per far ritorno via mare in Albania nonché di non conoscere i due connazionali fermati pochi minuti prima.
Tutti e tre i soggetti hanno però manifestato un certo nervosismo all’atto del fermo, ed in più, oltre a non avere con sé nessun bagaglio, non avevano nemmeno alcun voucher d’imbarco, circostanze queste che per militari molto esperti nel “decifrare” certe situazioni voleva dire una sola cosa, ovvero approfondire scrupolosamente e fino in fondo i controlli.
A questo punto per gli uomini della GDF scaligera non c’è voluto molto per andare a bersaglio, e scovare – in un doppiofondo ricavato nella prima autovettura – 10 panetti contenenti una sostanza di colore bianco e dalla consistenza granulosa, che al narcotest ha confermato essere cocaina ad elevato grado di purezza.
Il non certo esiguo quantitativo di “neve” rinvenuto (che come anticipato sopra ha un peso complessivo di 11 kg) avrebbe potuto fruttare guadagni per oltre 1.000.000 di euro.
I tre corrieri, peraltro inchiodati anche dalle conversazioni presenti sui loro cellulari, sono stati dunque arrestati ed associati alla Casa Circondariale di Verona, dove si trovano ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha già convalidato il citato provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Da rilevare come i finanzieri del Comando Provinciale di Verona – dall’inizio dell’anno ad oggi – abbiano già arrestato 33 persone implicate in questi traffici nonché proceduto al sequestro di oltre 105 kg. di droghe (35 kg dei quali sono cocaina ed eroina), segno evidente che il locale mercato clandestino degli stupefacenti incontra ancora un forte “domanda” alla quale la Guardia di Finanza e le altre Forze di Polizia stanno però rispondendo con mirati servizi di contrasto come quello qui descritto.
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