Aeronautica Militare: sabato alla Scuola Specialisti di Caserta lezione del Premio Nobel per la Fisica 2003, Anthony Leggett

Caserta. Anthony Leggett dell’University of Illinois at Urbana Champagne, Premio Nobel per la Fisica 2003, in cattedra all’Università della Campania “Vanvitelli” di Caserta.

Anthony Leggett

Terrà un seminario dal titolo “Does the everyday world really obey quantum mechanics?“, sabato prossimo nell”Auditorium della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta.

Dopo i saluti di benvenuto del Colonnello Nicola Gigante, comandante della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, di Giuseppe Paolisso Rettore dell’Università Vanvitelli e di Livio Gianfrani, presidente del Corso di Studi in Fisica, presenterà il Nobel, Paolo Silvestrini, professore di Fisica Sperimentale del Dipartimento di Matematica e Fisica.

Allievi della Scuola Specialisti di Caserta

Leggett ha condotto ricerche pionieristiche sulla superfluità. Un fenomeno per cui alcune sostanze liquide estremamente fredde fluiscono senza resistenza interna o viscosità.

Gli scienziati sapevano fin dagli anni ’30 che la forma comune di elio, detto elio4, diventa un superfluido quando viene raffreddato. Esisteva una spiegazione teorica per il fenomeno basata sul fenomeno statistico della condensazione di Bose-Einstein, che però non funzionava per un altro isotopo di elio – detto elio3-, che si rivelò anche esso essere un superfluido.

Leggett ha colmato il vuoto nella ricerca teorica mostrando che gli elettroni dell’elio-3 si accoppiano attraverso un meccanismo simile, ma molto più complicato, delle coppie di elettroni che si formano nei metalli superconduttori.

Il suo lavoro nell’individuare e descrivere le transizioni di fase che avvengono durante queste interazioni di accoppiamento ha trovato ampia applicazione nella scienza, che vanno dalla cosmologia allo studio di particelle subatomiche e dei cristalli liquidi.

Il Premio Nobel ha inoltre condotto fondamentali ricerche sul concetto di de-coerenza quantistica attraverso l’interazione con l’ambiente. Il suo lavoro pioneristico ha aperto la possibilità di verifica sperimentale del fenomeno della coerenza quantistica macroscopica in sistemi superconduttivi, come gli SQUIDs e le giunzioni Josephson, che poi ha portato allo sviluppo di una nuova scienza, detta l’informazione quantistica, in cui gli elementi di base per la trasmissione dell’informazione sono costituiti dai quantum bits (che sostituiscono i classici bits).

Il suo lavoro ha avuto ripercussioni immense sia dal punto di vista applicativo, con la possibilità di costruire un computer quantistico dalla potenza di calcolo inimmaginabile per un computer classico che dal punto di vista teorico relativamente ai fondamenti della meccanica quantistica e i suoi paradossi, quali il paradosso del gatto di Schroedinger e l’entanglement quantistico.

La lectio magistralis del Professor Legget si inquadra in un contesto più ampio di collaborazione istituzionale tra la Scuola Specialisti e l’Università casertana, principalmente nell’area della formazione e della didattica, in linea con l’approccio di Forza Armata che promuove, sistematicamente, il confronto e le sinergie tra l’Aeronautica Militare, il mondo accademico e la società civile per realizzare una formazione in continuo aggiornamento.

Sono già allo studio ulteriori possibili forme di cooperazione, ancora più intense, che tendano alla reciproca valorizzazione dei rispettivi ambiti di formazione, sia civile che militare.

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