Ambiente, operazione interforze nella Terra dei Fuochi. L’Esercito utilizza i droni per individuare i siti

Napoli. Operazioni interforze di controllo straordinario del territorio dei comuni di Teverola, Carinaro, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Mugnano, Castel Volturno, Qualiano, San Nicola la Strada, Calvizzano, Marano di Napoli e Giugliano in Campania che hanno visto in prima linea l’Esercito, sono stati disposte in attuazione del Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti.

I controlli all’interno di un’autofficina

Sono stati impiegati 35 equipaggi, per un totale di 83 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito, alla Polizia di Stato del Commissariato di Aversa, alla Guardia di Finanza di Aversa (Caserta), al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, ai Carabinieri di Teverola (Caserta), ai Carabinieri del Nucleo Forestale di Marcianise (Caserta), alle Polizie Locali dei Comuni interessati, nonché all’ARPAC di Caserta.

Sono state controllate 5 attività commerciali ed imprenditoriali e 2 sono state sequestrate; controllate anche 89 persone (2 denunciate all’Autorità giudiziaria, 10 sanzionate amministrativamente e 4 sono risultati lavoratori irregolari) e 81 veicoli (di cui 8 sequestrati); contestate sanzioni amministrative per circa 48.500 euro.

L’individuazione degli obiettivi è stata effettuata anche grazie all’impiego dei droni da parte del Raggruppamento Campania dell’Esercito.

Molto importante anche la collaborazione dell’Esercito

In particolare, a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sono stati colti, in flagranza di reato, da due diverse pattuglie dell’Esercito, due individui, a bordo di autoveicoli, intenti a sversare materiale di risulta edile all’interno di campi coltivati; si procedeva al sequestro dei due apecar e all’elevazione delle previste sanzioni pecuniarie.

A Carinaro, sempre nel Casertano, è stato sequestrato un calzaturificio per violazione della normativa vigente in materia di smaltimento dei rifiuti.

All’interno della struttura sono stati rinvenuti contenitori non a norma, nei quali erano stati stoccati illecitamente rifiuti pericolosi e non provenienti dalle lavorazioni condotte in azienda.

E’ stata riscontrata l’assenza di un deposito temporaneo di rifiuti, nonché, quella di un registro di carico e scarico che ne consentisse la tracciabilità.

A Teverola, a seguito dei controlli effettuati presso un complesso infrastrutturale, all’interno del quale venivano condotte attività commerciali di varia tipologia, si è sequestrato un autolavaggio per smaltimento illecito di acque reflue all’interno della pubblica rete fognaria.

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