Baia Terranova (Antartide). E’ stata ammainata la bandiera italiana, al termine dell’ultima campagna estiva, presso la stazione antartica Mario Zucchelli a Baia Terra Nova.
Con più di cinquanta progetti scientifici portati a termine si sono concluse per quest’anno le attività della XXXIII Campagna estiva 2017-2018 del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) finanziata dal MIUR con il coordinamento scientifico del CNR e logistico dell’ENEA e la partecipazione delle Forze Armate.
Cuore della Spedizione, l’attività di ricerca che ha permesso di conseguire significativi risultati nei campi della fisica dell’atmosfera, biologia, glaciologia, geologia e in svariati altri ambiti per cui i gruppi di numerose università e centri di ricerca italiani hanno sviluppato i loro studi. Altrettanto importanti sono state le attività di natura logistica, di manutenzione delle strutture e di preparazione e mantenimento delle stazioni di atterraggio intermedie per i voli verso la base di Concordia e di Dumont D’Urville. In tale ambito, di particolare importanza il contributo fornito da un team specializzato di genieri dell’Aeronautica Militare alla realizzazione della pista semi-preparata di Boulder Clay. Il progetto, che si sta sviluppando nel corso delle ultime spedizioni, vedrà tale infrastruttura consentire una sempre maggiore flessibilità di accesso alla Stazione Mario Zucchelli consentendole di diventare un importante hub per il movimento del personale scientifico internazionale operante nella zona settentrionale del Mare di Ross e nelle Terre Vittoria.
Ai fini del successo della spedizione, significativo il contributo del Ministero della Difesa alla Campagna, che ha partecipato con 25 militari impegnati. Piloti, meteo previsori, meccanici, guide alpine, incursori e palombari di Esercito, Marina e Aeronautica hanno garantito il loro pieno supporto alle attività di ricerca e logistiche all’interno del continente antartico. Inoltre, sono state 70 le immersioni e le sortite effettuate in mare a cura di palombari ed incursori per i campionamenti ed i posizionamenti di apparati di rilevamento. Importante anche la realizzazione, a cura delle guide alpine, di un campo remoto a 250 Km dalla base.
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