Brigata bersaglieri “Garibaldi”, nel comprensorio di Persano conclusa l’Esercitazione di Posto Comando “Blue Hammer”

Persano (Salerno). Quando una Brigata dell’Esercito italiano che è storicamente impegnata in Patria e all’estero, è chiamata a perfezionare le sue expertise, per meglio adattarsi ai mutevoli scenari di riferimento, questa inizia un lungo periodo di addestramento che la accompagna fino all’impiego in ipotetiche attività future, come le Homeland Security Operation (HSO) e le Crisis Response Operation (CRO), Operazioni nazionali e internazionali.

Un momento dell’Esercitazione “Blue Hammer”

Vengono così pianificate, valutate e condotte tutte le attività da sviluppare sia con i reparti dipendenti sia con il personale ricevuto in concorso, come lezioni in aula, periodi di amalgama ed esercitazioni in bianco ed a fuoco, per prepararsi al meglio e farsi trovare sempre pronti in caso di necessità.

E tra le Unità “di punta” della Forza Armata, ho avuto la possibilità di visitare nei giorni scorsi la Brigata bersaglieri “Garibaldi”, impegnata in addestramento presso il Comprensorio di Persano (Salerno), nell’ambito dell’Esercitazione di Posto Comando (EPC) denominata “Blue Hammer”.

Un Bersagliere impegnato nella Blue Hammer

Dall’incontro con il suo comandante, il Generale di Brigata, Diodato Abagnara, alla visita del Posto Comando, fino alla condivisione delle attività condotte dagli uomini e donne presenti, le giornate a disposizione sono trascorse tra un misto di passione e di coinvolgimento emotivo e mi hanno trasmesso la sensazione di sentirmi parte integrante della grande “famiglia” con le stellette.

L’incontro con il Generale di Brigata, Diodato Abagnara

Per l’Esercitazione sono stati mobilitati circa 50 mezzi tattici, un numero vicino ai 20 tra container e shelter a geometria variabile, moduli che consentono l’automazione del Posto Comando e circa 300 militari. Parallelamente all’impegno nell’area del comprensorio, personale dell’8° Reggimento bersaglieri di Caserta e del 19° Reggimento cavalleggeri “Guide” di Salerno ha condotto, presso il poligono di Monteromano (Viterbo) l’addestramento di specialità.

 

Un momento dell’addestramento a Monteromano

Durante la permanenza, unitamente a tutte le attività diurne e notturne svolte come, ad esempio, quelle di Pubblica Informazione, di Cultural Awareness e quelle del personale logistico del Reparto Comando della “Garibaldi”, di particolare rilevanza sono state quelle afferenti la Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) e il Close Protection Team (CPT).

Le attività CIMIC costituiscono l’interfaccia tra le autorità locali di riferimento ed il comandante e rappresentano, in un ipotetico impiego in contesti internazioniali, uno degli aspetti principali. Le diverse realtà civili quali, ad esempio, la popolazione locale, i sindaci, le autorità religiose ed i rappresentanti delle Organizzazioni Governative e non, sono il riferimento cardine per operare al meglio nei diversificati Teatri Operativi (T.O.) poiché il dialogo e le interconnessioni tra di esse e con la componente militare favoriscono, senza dubbio, il mantenimento delle condizioni di pace e sicurezza e la ricerca costante di un clima di fiducia e di collaborazione.

I piani di cooperazione sono annuali e vengono concertati a livello centrale con il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e successivamente approvati ai vari livelli. Tra i progetti che vanno per la maggiore spiccano quelli legati allo sviluppo energetico, alla sanità, all’istruzione e alle infrastrutture.

E’ stata, inoltre, simulata un’attività che ha coinvolto il personale del CPT, ovvero l’esfiltrazione di un VIP che, in visita ad un’autorità locale è andato incontro, improvvisamente, ad una possibile situazione di pericolo.

In tale contesto è stata riprodotta un’azione cinetica che si è sviluppata in modo sinergico e repentino: i componenti della squadra si sono mossi come le lancette di un orologio e l’azione, da quando l’autorità militare è arrivata sul luogo dell’incontro a quando è stata messa in sicurezza e fatta salire a bordo mezzo, è stata rappresentata con dovizia di accorgimenti tecnico-tattici.

Il citato personale ha assunto la speciale qualifica al termine di un corso intensivo della durata di sei settimane e opera a favore dei Comandanti in Teatro Operativo al fine di garantirne la sicurezza fisica, sia all’interno che all’esterno della base. Durante la mia permanenza ho potuto apprezzare come i nostri soldati, in tempo di pace, in silenzio e con spirito di sacrificio si addestrino per mantenere quegli standard necessari ad operare in ogni dove e quando il dovere li chiama.

E’ stata un’esperienza che mi porterò per sempre dentro e che mi ha dato modo di apprezzare “dal vivo” la professionalità e la voglia di lanciare sempre il “cuore oltre l’ostacolo” degli uomini e delle donne della Brigata bersaglieri “Garibaldi”.

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