SPECIALE SEA FUTURE 2021: Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone (capo di Stato Maggiore della Marina Militare): “La nostra Forza Armata è al 92% made in Italy”

La Speziadal nostro inviato. La situazione geopolitica ha fatto sì che anche la Marina Militare cambiasse strategia.

Da un periodo di pace, talvolta con crisi che non hanno portato a
conflitti, si è passati in quella che il capo di Stato Maggiore della
Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone definisce di “competizione”.

Il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone

Report Difesa ha voluto ragionare con lui proprio dell’evoluzione
della Forza Armata da un punto di vista geostrategico e da un punto di  vista dei rapporti con il sistema industriale.
Ammiraglio, ci vuole illustrare meglio questo concetto?
Non stiamo vivendo un periodo di pace come quello degli anni ’70 ma stiamo assistendo ad una realtà di competizione costante, dove gli attori presenti sul palcoscenico internazionale si pongono in antitesi tra loro e con i quali bisogna fare i conti.
E’ chiaro che l’approccio deve essere negoziale. Ma assistiamo ad uno stato latente di confronto, di competizione tra uno o piu’  partecipanti. Anche se fanno parte della stessa alleanza.
A volte gli interessi di una Nazione potrebbero non combaciare
perfettamente con quelli di un’altra.
Sempre da un punto di vista geostrategico, il bacino del Mediterraneo di fronte a noi è ancora “caldo”?
Le crisi nel Mediterraneo probabilmente possono essere  mitigate lavorando in maniera sinergica, interagenzia e interministeriale.

Il Mediterraneo è sempre al centro della geopolitica

Dobbiamo aiutare quelle aree che sono particolarmente in crisi a sviluppare la loro autonomia e la capacità di risolvere i problemi locali.
Parlando del rapporto tra mondo industriale e Marina Militare, cosa chiede la Forza Armata alle aziende per avere unita’ sempre piu’ performanti?
Ci stiamo avvicinando sempre piu’ ad un’era tecnologica altamente avanzata. Esistono sistemi e tecnologie molto interessanti che dobbiamo portare nel nostro ambito.
La Marina del futuro è fortemente focalizzata su calcolo quantistico, intelligenza artificiale, velivoli a pilotaggio remoto ed un mondo sottomarino particolarmente stimolante e denso di sfide.

Un sommergibile emerge in superficie

Tutto questo dovrà essere realizzato non da soli ma in stretta
collaborazione con le industrie, a fianco delle quali siamo sempre stati.
Quando c’è stato bisogno di essere presenti per promuovere un prodotto italiano lo abbiamo fatto, anche facendo qualche piccolo sacrificio per dare una spinta al Paese ed era giusto che tutti ci sacrificassimo un po’ per un senso di rinascita.
La nostra Forza Armata è al 92% made in Italy.
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA

.

Autore