FIESOLE (FIRENZE) Oggi, a Fiesole (Firenze), si è tenuta, in forma solenne, alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi la cerimonia per i Martiri di Fiesole.
Ottanta anni fa ci fu il sacrificio dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti.
La commemorazione si è svolta alla presenza delle massime autorità militari e Ccvili, dei familiari dei Caduti, degli ostaggi, di numerosi invitati e degli alunni dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Tecnica “Piero Calamandrei” di Sesto Fiorentino, del Liceo Statale “Niccolò Macchiavelli” Firenze e dell’Istituto Comprensivo “E. Balducci” di Fiesole.
Dopo la celebrazione della Santa Messa, officiata da Mons. Stefano Manetti, Vescovo di Fiesole, e una breve visita dei luoghi dei fatti storici, la commemorazione è proseguita sul Colle di San Francesco, all’interno del Parco della Rimembranza, ove sono stati resi gli onori militari da un Reparto in armi della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze e della Banda dell’Arma.
Dopo la benedizione da parte del Vescovo di Fiesole della lapide in memoria dei 3 giovani militari e un breve momento di raccoglimento, il Prof. Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini, ha offerto una toccante ricostruzione storica del sacrificio dei martiri di Fiesole.
A seguire, è stata letta la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” concessa ai 3 Martiri e sono state deposte le corone d’alloro del ministro della Difesa e del Comune di Fiesole.
Sono seguiti gli interventi del sindaco di Fiesole, Cristina Scaletti, del presidente della Regione Eugenio Giani, del Generale Lusi e del ministro Crosetto.
Il sindaco Scaletti ha affermato che “celebrare i Martiri significa ricordare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi l’importanza delle scelte non solo in circostanze estreme, ma nella quotidianità. La libertà, la democrazia, la pace, la Giustizia e i diritti sono valori che vanno tutelati e difesi ogni giorno sapendo che saranno le nostre scelte, i nostri sì e i nostri no a costruire la Storia”.
Il presidente della Regione Toscana Giani ha poi evidenziato come “il sacrificio dei Carabinieri Martiri di Fiesole rappresenti le radici più profonde della nostra Repubblica Italiana. Il loro eroismo è un esempio di coraggio e dedizione che continua a ispirare il nostro Paese e le nuove generazioni. L’Arma dei Carabinieri è la degna erede di quei valori, rappresentando un autentico orgoglio per tutti noi”.
Il Generale Luzi, intervenendo, ha ricordato che “i tre ragazzi, anziché seguire l’istinto della paura e garantirsi la fuga, ebbero li coraggio di fare la scelta più difficile, più rischiosa, più dolorosa, non dovuta, ma eticamente la più giusta. L’eroismo dei martiri di Fiesole ancor oggi ravviva sia il senso di responsabilità degli appartenenti alle Istituzioni che la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni”.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel prendere la parola, ha sottolineato “siamo qui oggi per ricordare Alberto, Vittorio e Fulvio. Per ricordare cosa hanno fatto ma soprattutto cosa hanno seminato. Dobbiamo a loro quello che siamo, la nostra Repubblica, la nostra democrazia e i nostri valori. A loro e alle centinaia di migliaia di persone che, come loro, nel momento in cui dovevano discernere tra il bene e il male, hanno saputo farlo. Nella divisa che indossa ogni Carabiniere c’è la storia di chi lo ha preceduto. Ci sono Alberto, Vittorio e Fulvio, c’è Salvo D’Acquisto. C’è il loro esempio. Siamo qui, oggi, ricordarli perché solo così possiamo trasmettere il loro esempio”.
Guido Crosetto ha poi donato tre targhe commemorative ad altrettanti giovani alunni del territorio distintisi, nel corso del precedente anno scolastico, nell’ambito dei progetti per la Legalità promossi nei rispettivi Istituti scolastici, d’intesa con l’Ufficio Scolastico regionale della Toscana.
Una di essi è la pronipote di uno degli ostaggi che ebbero salva la vita grazie al sacrificio dei 3 eroici Carabinieri.
Al termine della commemorazione, presso il Salone delle Memorie della Caserma “Baldissera”, Pasquale Sbarretti, fratello del Carabiniere Fulvio Sbarretti, ha donato all’Arma la decorazione che a suo tempo fu assegnata al citato Eroe e che verrà ora
custodita presso il Museo Storico in Roma.
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