Benevento. I Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, hanno eseguito, nelle province di Benevento e Napoli e in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Molise, Umbria e in Francia e Belgio, in collaborazione con le Polizie locali ed il coordinamento di Europol, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica.
Interessati dal provvedimento 44 indagati (7 in carcere, 28 agli arresti domiciliari, 8 all’obbligo di dimora, 1 all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria).
Tutti sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, avente natura transnazionale, finalizzata alla produzione e al traffico, spendita e introduzione di monete falsificate in Italia e all’estero e di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre, i militari hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, emesso dal GIP, sempre su richiesta della Procura di Benevento, di numerosi beni e società , per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro.
Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali sono state effettuate numerose perquisizioni personali e locali anche nei confronti di ulteriori 30 soggetti indagati in stato di libertà.
Inoltre, il GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di numerosi beni e società nella disponibilità di uno degli elementi di vertice del gruppo criminale perché ritenuti sproporzionati rispetto ai redditi dallo stesso dichiarati.
La misura, richiesta della locale Procura è stata frutto di una parallela e complessa indagine patrimoniale culminata nella denuncia di 8 persone per i delitti di riciclaggio, autoriciclaggio, interposizione fittizia.
S0no stati fatti sequestri su presunti prestanome di uno dei soggetti promotore della associazione per delinquere. Oltre 50 appartamenti, 8 locali commerciali, 2 terreni, società operanti in vari settori, in particolare nel settore della produzione delle carte da gioco, in quello immobiliare, delle scommesse e in quello del noleggio delle autovetture nonché nel settore alimentare, 12 veicoli e una lussuosa imbarcazione da diporto, 22 conti correnti.
Nel corso dell’operazione si è proceduto a Benevento e provincia, all’esito delle perquisizioni, al sequestro di materiale informatico relativo ad attività di falsificazione, documenti, certificati e titoli di studio falsi e un timbro notarile del napoletano.
Nel Nord Italia si è proceduto all’arresto in flagranza di uno degli indagati, non colpito da provvedimento cautelare, per detenzione illecita di stupefacenti, hashish, marijuana e anfetamine, nonché una banconota da 50 euro falsa e alcune monete di euro false.
Le indagini, avviate nel mese di ottobre 2017 da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento, sono partire dopo numerosi sequestri di banconote contraffatte di 50 euro compiuti nel capoluogo sannita ed in altre cittadine limitrofe.
In particolare, in concomitanza con le attività di investigazione relative ad altre condotte delittuose poste in essere da un 55enne pregiudicato locale, i Carabinieri hanno accertato che questi era dedito anche alla spendita di banconote contraffatte presso vari esercizi commerciali.
Per la specificità della materia e la necessità dell’impiego di investigatori specializzati nel contrasto al cosiddetto money counterfeiting, le indagini venivano delegata dalla Procura , a partire dal gennaio 2018, anche al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma.
Il Comando, in prima battuta, provvedeva a una verifica analitica delle banconote da 50 euro, oggetto di sequestro nella fase delle prime indagini, appurando che non erano mai state, prima di allora, censite in alcuna classe di contraffazione.
E’ stata cosi accertata l’esistenza di una nuova specie di contraffazione, caratterizzata da un’ottima qualità di realizzazione, in quanto prodotta con metodi di stampa off-set, estremamente insidiosi e sicuramente idonei a trarre in inganno la collettività sulla genuinità delle banconote sia per la perizia tecnica posta in essere nella produzione della valuta che per la consistenza del supporto cartaceo che, sebbene non filigranato, manifestava caratteristiche fisio-morfologiche similari a quelle genuine, soprattutto al tatto e alla vista.
L’estensione delle attività tecniche ha consentito in seguito agli investigatori di individuare un altro beneventano, 69enne, considerato il vero fulcro dell’ipotizzata associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione e spendita di banconote.
Non si trattava solo di euro ma anche di valute internazionali, destinate al mercato italiano e a quello straniero, con particolare riferimento ai territori di Francia e Belgio.
Qui l’uomo – come emerso dalle indagini tecniche – “lavorava” da oltre 20 anni.
Le successive indagini hanno consentito di acquisire gravi indizi circa l’esistenza di uno stabile accordo e programma delittuoso tra il 69enne beneventano, promotore e principale “broker” di valute contraffatte in Italia e all’estero e tre napoletani, tra cui un fornitore/depositario, un collettore principale nell’area campana del prodotto nummario e un tipografo abilissimo, storicamente promotore del cosiddetto Napoli Group.
E’ un cartello criminale, costituito in Italia dai più abili falsari di valute, sin dall’epoca della lira.
Oltre a tali soggetti, ritenuti promotori dell’accertata associazione per delinquere, sono stati individuati, nel corso delle indagini, un numero ampio di accoliti e faccendieri, tutti legati da rapporti di servizio e/o di utilità, che costituivano una fitta rete di falsari e produttori di valuta falsa che operava ben oltre i confini campani, alimentando canali distributivi in tutto il territorio nazionale ed anche fuori confine.
Attraverso il costante monitoraggio del 69enne è stato delineato il percorso del traffico di valuta dall’area del giuglianese, in provincia di Napoli, sino in Lombardia, attraverso il contributo di altri sodali, e perfino fino alla Francia dove operavano per conto del sodalizio criminoso un 37enne belga e un 33enne francese, giunti a Benevento per ricevere banconote di alta fattura da smerciare nei propri territori di origine.
Inoltre, sono stati acquisiti gravi indizi in ordine all’elemento di vertice beneventano del sodalizio che promuoveva anche la produzione di banconote contraffatte a partire dalla stampa su carta filigranata originale della quale si trovava in un certo periodo in possesso.
Da rilevare che le indagini hanno consentito ai militari dell’Anticontraffazione di individuare e sequestrare una stamperia clandestina di monete da 50 centesimi di euro allestita a Villanterio (Pavia), e procedere all’arresto in flagranza di 3 persone.
Le investigazioni, che hanno avuto avvio dalla provincia di Benevento e preliminarmente concentrate nei confronti di soggetti locali, hanno dunque consentito di evidenziare una rete di smercio estesa all’intero territorio nazionale e all’estero, realizzata con criteri fiduciari attraverso l’impiego di emissari/corrieri, nonché di individuare una vera e propria organizzazione dedita alla ininterrotta produzione di valuta falsa.
L’attività investigativa è stata caratterizzata, inoltre, da un importante sequestro, quale riscontro investigativo, operato dai militari della Compagnia di Napoli Stella, che hanno proceduto all’arresto di un 70enne tipografo, il quale gestiva un vero e proprio centro di stoccaggio di banconote false.
Nella circostanza, nel corso di una perquisizione, la Polizia Giudiziaria procedente ha rinvenuto nel terreno di proprietà dell’arrestato, 9 contenitori in plastica per alimenti, sotterrati, all’interno dei quali erano state stipate confezioni di banconote false, per un totale di circa 41 milioni di euro, in banconote del taglio da 50 e 100 euro.
Insieme alla valuta falsa, sono state sequestrate anche le “matrici metalliche” necessarie per la produzione delle stesse con metodo off set ed alcune prove di stampa.
A tale importante risultato operativo, si aggiungevano, negli anni 2018 e 2019, plurimi arresti in flagranza di corrieri trovati in possesso di diverse decine di migliaia di euro, destinati anche all’estero, operati tra Napoli e Benevento da parte dei militari dell’Arma, che evidenziavano il ruolo apicale nel network criminale del 69enne sannita,.
Questi, grazie alle sue capacità e relazioni, è riuscito ad alimentare un canale distributivo europeo gestito dal fratello 56enne – residente a Parigi – il quale, a sua volta, si serviva di due collaboratori, operanti nell’ambito del traffico di valuta in Francia e Belgio.
Tale emergenza investigativa evidenziava l’elevata pericolosità e ramificazione dell’ipotizzata associazione, stabilmente radicata nel territorio beneventano, alla quale è stata contestata l’aggravante della transnazionalità.
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