Venezia (dal nostro inviato). E’ un Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri vista la sua specificità operativa in campo navale.
Stiamo parlando del Nucleo Natanti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Venezia, al comando del Tenente Valter Francesco Crugliano.

La sede del Comando Provinciale Carabinieri di Venezia
Nei nostri reportage abbiamo avuto modo di conoscere le specifiche del controllo del territorio dei Carabinieri in terraferma ma farlo nelle acque della Laguna Veneta, ha tutt’altro aspetto.

A bordo di un natante dell’Arma dei Carabinieri in un canale di Venezia
Salire a bordo di veloci e moderne imbarcazioni e pattugliare il Canal Grande ed i piccoli canali, tenendo sempre ben presente le maree, il moto ondoso ed i vari ponti e ponticelli del centro storico veneziano, ci ha dato la possibilità di conoscere, da vicino, la professionalità del personale e le difficoltà connesse al controllo quotidiano del territorio.
NUOVI MEZZI NAVALI IN ARRIVO
Per rispondere meglio alle esigenze operative della realtà lagunare, è in atto un’opera di ammodernamento dell’intero naviglio (oltre 40 unità).
Le varie commesse sono state affidate a diversi cantieri navali della Laguna come i Cantieri Vizianello ed il Cantiere Motonautico San Pietro di Castello oltre ad altri cantieri nazionali che operano nel settore Difesa come MED Defense e Stemar.
Entro il 2022 arriveranno, infatti, altri sette piccoli pattugliatori veloci “classe 100” che saranno utilizzati per il servizio di Pronto Intervento 112 e per la vigilanza del centro storico e della Laguna, oltre a nuove unità per i trasporti logistici ed il pattugliamento costiero e lagunare.

Lo scorso 1° ottobre è stato presentato a Genova un nuovo natante più performante
Alcuni dei nuovi natanti avranno, altresì, una motorizzazione ibrida.
Le nuove motovedette “classe 100”, fondamentali per garantire un pattugliamento H24 ed una apprezzabile celerità d’intervento, potranno imbarcare fino ad un massimo di 8 persone con le relative dotazioni.
Avranno una lunghezza fuori tutto di 7,620 metri, una larghezza fuori tutto di 2,405 metri ed una profondità fuori tutto di 1,532 metri, con un pescaggio massimo di 1,085 metri ed un’altezza di 1,532 metri.
Gli scafi saranno strutturati per permettere alle imbarcazioni di avere maggiore velocità (massima circa 40 nodi) con un minore spostamento d’acqua.
Le imbarcazioni saranno dotate di termo-camera, utile di notte per il soccorso in mare e l’individuazione di soggetti da controllare.
Tra le unità ibride, ci sarà, invece, una motovedetta “classe 300” per il trasporto di personale/autorità.
Ricalcherà l’attuale conformazione dei taxi veneziani ed avrà una propulsione ibrida diesel-elettrica.
Sarà abbinato un motore di nuova generazione endotermico Volvo Penta D 4 della ditta veneziana Vio, oltre ad uno elettronico “Blue Hybrid System” della CMD di Atella.

La sede dell’officina del Comando Provinciale di Venezia
La motovedetta potrà ospitare, al massimo, 10+2 persone con le relative dotazioni.
Avrà una lunghezza di 9,220 metri fuori tutto, una larghezza fuori tutto di 2,190 metri ed una profondità fuori tutto di 1,150 metri, con un pescaggio massimo di 0,976 metri.
IL NUCLEO NATANTI
Nato per far fronte alle esigenze operative di Venezia e della sua laguna, il Nucleo Natanti, inquadrato nel Reparto Operativo, è composto da militari appartenenti al Servizio Navale dell’Arma dei Carabinieri, i quali, al termine di specifici corsi formativi tenuti dalla Marina Militare presso la Scuola Sottufficiali dell’isola della Maddalena, conseguono i brevetti necessari alla condotta di Unità navali d’Altura (per i Marescialli) e di Unità Navali Costiere (per i Brigadieri, Appuntati e Carabinieri).

Di pattuglia sulla laguna
I corsi di formazione per le necessarie abilitazioni militari, hanno una durata che varia tra i 6 ed i 9 mesi, compresa la parte motoristica navale.
L’attività del peculiare reparto, prende il via negli anni Sessanta, proprio con la nascita del Servizio Navale dell’Arma ma alla fine degli anni Novanta, il Nucleo viene riorganizzato nella sua conformazione attuale e quindi, con un ufficiale al comando ed articolato su una Sezione Operativa e Radiomobile ed una Sezione Servizi Generali.
La Sezione Operativa e Radiomobile, con le sue unità costiere, lagunari e di copertura si occupa dello svolgimento dell’intera attività di polizia del reparto che abbraccia più branchie.
La Sezione Servizi Generali, invece, oltre a fornire la totalità dei servizi logistici, facendo fronte alle esigenze di mobilità dei vari Comandi dell’Arma in laguna, si occupa anche del servizio di trasporto personalità e scorte.
Per le sue caratteristiche, possiamo definire il Nucleo Natanti, che conta circa 60 uomini, una vera è propria flottiglia fatta di unità di varia tipologia e con la forza effettiva composta, quasi interamente, da militari specializzati ed imbarcati.
Per tutti gli aspetti tecnico-logistici che riguardano il personale ed i mezzi, a livello centrale, il Nucleo viene coordinato dal Servizio Aereo e Navale del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
IL PATTUGLIAMENTO DELLA LAGUNA
Così come avviene sulla terraferma, anche in laguna, il controllo del territorio viene gestito in stretta collaborazione con le altre Forze di Polizia, seguendo le regole del Piano coordinato di controllo del territorio predisposto dalla Prefettura.

Alcuni mezzi dei Carabinieri in arsenale
Il piano territoriale abbraccia anche le principali isole che fanno parte del Comune di Venezia come Giudecca, Lido, Murano, Burano e Sant’Erasmo e che dividono la parte lagunare, dello stesso Comune, in due distinte zone di vigilanza, separate dal Canal Grande.
Relativamente al controllo dei “lembi” della laguna e delle isolette più piccole, lo stesso viene assicurato mediante altre tipologie di unità di cui il reparto è dotato, sotto forma di vigilanza lagunare ad “ampio spettro”.
“Ci sono alcune isole o aree della Laguna – spiega il tenente Valter Francesco Crugliano – che in alcuni periodi dell’anno, per le escursioni di marea, si possono raggiungere con imbarcazioni con bassissimo pescaggio tipo i drifting di cui il Nucleo è dotato”.
Durante tale tipo di attività, il personale impiegato svolge attività di polizia lagunare e quindi vigilanza pesca, controlli sul rispetto delle norme della navigazione, controlli ambientali ed in generale attività di prevenzione e repressione di tutti i tipi di reati ed illeciti amministrativi che si possono perpetrare nella laguna.

Il pattugliamento della laguna da parte dei Carabinieri del Nucleo Natanti garantisce massima sicurezza alla città
E’ presente, all’interno del reparto, anche una componente d’altura, fatta di motovedette e di gommoni allestiti ed equipaggiati per la vigilanza costiera che, dal lido di Venezia, si spinge fino al Friuli Venezia Giulia.
LA CRIMINALITA’ A VENEZIA
Venezia è una città che, tutto sommato, rispetto ad altre realtà simili, può essere considerata tranquilla.
Essendo una città prevalentemente turistica, i principali reati commessi, vanno da quelli di tipo predatori (rapine, furti, scippi) a volte in danno anche di turisti, al piccolo spaccio di sostanze stupefacenti, che spesso avviene negli angoli più nascosti delle calli.

Di pattuglia a Murano
C’è da dire che, per un ladro, scappare per Venezia senza avere una barca e per le calli non è proprio cosa facile. Presuppone, senz’altro, una buona conoscenza della città.
La Laguna Veneta è altresì famosa per la pesca delle vongole.
Circa il 70% del prodotto ittico che finisce sulle nostre tavole è “Made in Venice”.
Dalla laguna viene prelevato, in molti casi, anche il novellame che poi viene immesso in altri allevamenti ittici italiani.
I profitti di tale fiorente mercato, fanno gola a tanti, per cui la pesca illegale di molluschi bivalvi, nel cui contrasto i Carabinieri del Nucleo Natanti sono impegnati, è molto praticata in queste zone.
E perciò, che i pescatori abusivi di vongole, provenienti da diversi posti della laguna, sono molto attivi ed agguerriti; non sono rari, infatti, veri è propri inseguimenti ad alta velocità, che vedono protagonisti gli stessi militari (a bordo dei loro drifting) alle prese con dei veri e proprio pirati (alcuni anche legati alla “Mafia del Brenta” ndr) alla guida di imbarcazioni dai motori potentissimi.
In passato questo tipo di pesca illegale era molto più radicata e, nell’attività di contrasto, si sono registrati addirittura dei conflitti a fuoco.
Oggi, fortunatamente, la situazione è sotto controllo ed il monitoraggio sulle attività illegali, legate al mondo della pesca, viene fatto anche su ciò che riguarda l’intera filiera della distribuzione, al fine di salvaguardare anche la salute pubblica.
L’ASSISTENZA AI VARI REPARTI DELL’ARMA
Importante è l’assistenza che il Nucleo Natanti presta, quotidianamente, ai vari Reparti Speciali dell’Arma (N.O.E., N.A.S, T.P.C. Ispettorato del Lavoro ed altri).

I Cartabineri di Venezia controllano non solo la laguna ma anche le sue isole e le coste
Tra le recenti attività svolte con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, ad esempio, c’è stato il monitoraggio in profondità, per verificarne lo stato di conservazione, di alcuni relitti di epoca romane nella zona di Caorle ed Eraclea; per tale operazione sono stati impegnati anche i Carabinieri Subacquei.
©RIPRODUZIONE RISERVATA