Carabinieri e Polizia di Stato: operazione antimafia nel Trapanese. In manette un’insegnante per favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena. Avrebbe sostenuto la latitanza di Matteo Messina Denaro

TRAPANI. Oggi, in provincia di Trapani, investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato  e del ROS (Raggruppamento Operativo speciale) dei Carabinieri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP  presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), a carico di C. F., indagata, in concorso, per favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena aggravati dall’essere stati commessi al fine di avvantaggiare l’associazione mafiosa Cosa Nostra.

Operazione antimafia di Carabinieri e Polizia nel Trapanese

 

La donna, di professione insegnante, è legata da stretti vincoli parentali con L. F., esponente di vertice della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara e storico uomo di fiducia dell’ex latitante.

Le indagini, finalizzate a ricostruire la rete di fiancheggiatori che ha sostenuto l’allora latitante Messina Denaro Matteo – corroborate dall’analisi di tabulati telefonici e traffici di celle, dalla visione di immagini di videosorveglianza e dallo sviluppo delle fonti dichiarative – hanno disvelato il ruolo attivo svolto dall’indagata durante la latitanza dell’ex boss mafioso,. i

L’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro

In particolare, gli elementi investigativi acquisiti conducono ad ipotizzare che C. F. abbia fornito all’allora latitante sostegno logistico, aiuto e supporto morale e materiale nel territorio di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Tre Fontane e in altre località della provincia di Trapani, al fine di soddisfarne anche le primarie esigenze personali, assicurandogli attraverso un sistema di staffetta e scorta con la propria autovettura, la possibilità di spostarsi in modo riservato sul territorio e di non essere catturato dalle forze dell’ordine.

Sono attualmente in corso delle perquisizioni nella provincia di Trapani, con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e di personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia” dell’Arma dei Carabinieri.

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