di Lia Pasqualina Stani
Due ordinanze di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico e alla detenzione di stupefacenti sono stateĀ emesse dal GIP di Napoli a carico di 20 indagati, ed eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata. Sono stati sottoposti a sequestro anche numerosi beni a fini di confisca.
Le indagini dirette dalla D.D.A. di Napoli hanno consentito di svelare le attivitĆ illecite di due gruppi criminali collegati per la commercializzazione di droga, prevalentemente cocaina.
Una piazza di spaccio ĆØ stata individuata nel quartiere di San Giovanni a Teduccio: lāepicentro dei traffici era nel complesso di edilizia popolare chiamato āBronxā.
La gestione degli affari illeciti era appannaggio di esponenti di primissimo piano del clan dei āFormicolaā. Il clan aveva ārapporti commercialiā finalizzati al mercato dei narcotici con un altro gruppo criminale attivo nel comune di Volla, che operava con il placet del clan VenerusoāRea, ritenuto preminente in quellāarea, con il quale matarazzo era legato poichĆ© cognato di un loro elemento di spicco.
Le indagini hanno inoltre evidenziato che lāalleanza commerciale si avvaleva di una rete di pusher che lavoravano come dei corrieri a domicilio; la cocaina veniva ordinata per telefono o attraverso social network e consegnata a qualsiasi ora e ovunque, anche a studenti allāesterno di plessi scolastici, a imprenditori nelle loro aziende e ad autotrasportatori che giungevano presso il centro agroalimentare di Volla e che avevano provveduto a prenotare in anticipo la cocaina da consumare in viaggio.
Uno degli indagati, inoltre, curava un vero e proprio servizio di ācustomer satisfactionā chiamando i clienti per sapere se erano soddisfatti del servizio e se il taglio del narcotico fosse adeguato al prezzo pagato; allāoccorrenza rimborsava persino i clienti non soddisfatti con dosi omaggio.
Tutta l’attivitĆ investigativa ha permesso di documentare lāoccupazione abusiva di un appartamento popolare nel Comune di Volla da parte degli indagati che, dopo aver acquisito lāappartamento adiacente e sovrastante, avevano proceduto a lavori abusivi di ristrutturazione; gli appartamenti sono stati pertanto sottoposti a sequestro.
Ā© RIPRODUZIONE RISERVATA
