Carabinieri: nel Tarantino sei in carcere per furto aggravato di gasolio destinato alla Centrale termoelettrica Federico II di Brindisi

Taranto. Questa mattina a Taranto e nei comuni di Massafra, Palagianello e Monteias) i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto dei reparti dell’Arma territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica brindisina, nei confronti di sei persone.

Operazione dei Carabinieri nel Tarantino

Tutte sono indagate per furto aggravato di gasolio destinato alla Centrale termoelettrica Federico II di Brindisi (di proprietà dell’Enel Produzione) con le aggravanti di aver commesso il fatto avvalendosi di mezzi fraudolenti, su carburante destinato a pubblico servizio nonché sottratto ad infrastrutture indispensabili per il funzionamento dell’impianto di produzione di energia elettrica.

La Centrale ENEL di Brindisi

L’indagine (convenzionalmente denominata ORO NERO)  è stata condotta dagli Ufficiali di P.G. del Nucleo Operativo Radiomobile – Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Brindisi, da giugno a novembre 2020, anche con l’ausilio di una penetrante attività tecnica.

Le indagini sono partite a seguito di un esposto da parte della stessa società che aveva registrato consumi abnormi di carburante non commisurati al normale esercizio della centrale elettrica.

Enel Produzione acquista direttamente da Eni il gasolio destinato all’esercizio di apparecchiature ausiliarie e dei motori indispensabili per il funzionamento della centrale elettrica, per volumi medi di circa 3.340 tonnellate mensili (pari a circa 4 metri cubi).

In particolare, Eni  provvede alla fornitura del gasolio avvalendosi di autocisterne per il trasporto del combustibile con servizio appaltato ad una società che a sua volta si avvale di altri trasportatori locali della provincia di Taranto.

La complessa ed articolata attività investigativa ha consentito di delineare i comportamenti di diversi autotrasportatori che, con un collaudato modus operandi, durante le regolari operazioni di scarico del combustibile presso la Centrale Enel Federico II, sottraevano illecitamente parte del gasolio destinato al sito di produzione, utilizzando queste tecniche:

  • trasferimento di parte del gasolio dalla cisterna di un autoarticolato a quello di un altro che aveva già concluso le operazioni di scarico
  • trasferimento di parte del gasolio dalla cisterna di un articolato, in fase di scarico alla centrale elettrica, al serbatoio di alimentazione della motrice dello stesso automezzo oppure a quello della motrice di altra autocisterna di altri correi
  • aumento artificioso del peso lordo dell’autocisterna occultando, a bordo della stessa, vari recipienti contenenti acqua oppure altri oggetti (secchi in plastica e/o in metallo, estintori portatili in dotazione all’autocisterna), poi scaricati a terra nell’area della centrale destinata alla pesa, al fine di poter sottrarre un quantitativo di gasolio corrispondente al peso aumentato, così alterando fraudolentemente le operazioni di pesatura dell’autocisterna all’ingresso e all’uscita del sito industriale

Sono stati anche scoperti più di 35 furti di gasolio, con una sottrazione di carburante non inferiore a 80 litri per ciascun carico trasportato.

I Carabinieri hanno così impedito commissione di molteplici altri furti e proceduto all’arresto in flagranza di reato di un 28enne di Taranto, incensurato, con il contestuale sequestro di 8.660 litri di gasolio indebitamente sottratto dalla centrale Federico II, nonché la denuncia per il medesimo reato di furto di un 42enne di Massafra.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore