Di Benedetta La Corte
ROMA (nostro servizio). All’Auditorium Parco della Musica di Roma, ieri, é stato presentato il Calendario 2025 dell’Arma dei Carabinieri.
Tema centrale della pubblicazione sono i giovani e la necessità del dialogo come mezzo necessario per comprendere la delicata fase di affermazione della propria identità, qual è l’adolescenza.
Realizzato grazie al contributo di Marco Lodola, artista della Pop Art italiana e di Maurizio de Giovanni, noto scrittore per le collane de “Il Commissario Ricciardi”, “I Bastardi di Pizzofalcone” e “Mina Settembre”.
I testi del Calendario sono di Maurizio de Giovanni, in cui ognuno dei dodici mesi viene scandito dalla toccante narrazione fatta da un padre, un Maresciallo Comandante di Stazione, che ha perso sua moglie, al figlio adolescente, che soffre maledettamente per la mancanza della madre.
Un muro di silenzi e di dolore divide padre e figlio.
Il Maresciallo cerca così di avvicinarsi al ragazzo parlandogli del suo lavoro, cercando di trasmettergli i valori dell’Arma, attraverso temi che si trova ad affrontare tutti i giorni nel campo: il bullismo, le dipendenze, la solitudine sociale, la salvaguardia dell’ambiente, il rispetto per l’altro e l’inclusività.
La paura lo affligge perché tra quei ragazzi potrebbe esserci sui figlio, e quando lo vede pieno di vita che si prepara per andare a giocare a calcetto con gli amici ne é felice, perché c’é chi invece non riesce, si chiude in sé stesso e ricuce il suo mondo nella propria cameretta, isolandosi da quello esterno per la sindrome di Hikikomori.
Il sottufficiale si rivolge al figlio con brevi lettere, che sono frutto di un quotidiano paterno ascolto.
Osservandolo ne scopre un’abitudine: quella di sfogliare l’album di foto che ritraggono la madre scomparsa.
Decide, così, di inserire dei bigliettini al suo interno, questo sarà il primo passo che permetterà al padre di avvicinarsi emotivamente al figlio, unendosi di più nella difficoltà che la perdita inevitabilmente ha generato.
A chiosa di ogni lettera un “Ti voglio bene”, che ogni volta assume un significato sempre nuovo: di speranza, sostegno, incoraggiamento, felicità, e libertà.
Le illustrazioni pop, create anche grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, sono di Marco Lodola, e raffigurano i militari delle varie articolazioni dell’Arma, affiancati a figure giovanili.
Il Calendario Storico dell’Arma ha iniziato la sua prima pubblicazione nel 1928, con una sola interruzione post bellica dal 1945 al 1949, per poi riprendere la sua diffusione l’anno successivo. Ha raggiunto, oggi, una tiratura di 1.200.000 copie ed é stato tradotto in sardo, in friulano e in otto lingue straniere: inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo.
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi ha sottolineato l’importanza del dialogo con i giovani e la fondamentale dimostrazione d’affetto da parte delle figure genitoriali, perché bisogna sempre dire: “Ti voglio bene, meglio una volta in più che una in meno”, e “se c’è un tempo della vita che non va mai sprecato, è quello in cui parliamo ai giovani. Sono semi che gettiamo perché il futuro sia più bello e rigoglioso. A questo fine bisogna piantare i Valori, radici salde e rami alti che guardino al cielo”.
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SITOGRAFIA
Sito del Calendario Storico
Tavole e testi del Calendario
Video del Calendario storico visibile sul canale Youtube dell’Arma
Video delle tavole del Calendario storico visibile sul canale Youtube dell’Arma
Video del Calendario Storico – versione digitale sul sito web,visibile sul canale Youtube dell’Arma
Immagini e testi dell’Agenda
Immaginificoi e testi del Calendarietto da tavolo e del Planning
Video dell’evento visibile sul canale Youtube dell’Arma
https://www.youtube.com/live/cchps2I5uxQ?si=7j4hpE8Mj68IRjTU
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