Villafranca di Verona (Verona). Si è conclusa, nei giorni scorsi, al 3° Stormo di Villafranca di Verona (Verona) la prima edizione italiana del meeting internazionale “13rd International Commandants and Commanders Conference (ICCC)”.
All’evento hanno aderito 14 Nazioni (Australia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Singapore, Svezia, Stati Uniti d’America, Thailandia). Nel corso del quale si è discusso con esperti di settore delle Forze Armate italiane tematiche e problematiche comuni attinenti le capacità “Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (CBRN)” ed “Explosive Ordnance Disposal (EOD)”.
Il summit è stato a forte connotazione interforze e vi hanno partecipato oltre ai rappresentanti del 3° Stormo anche una qualificata rappresentanza dell’Aeronautica Militare e numerosi esponenti delle altre Forze Armate provenienti dalla “Scuola Interforze per la Difesa NBC” di Rieti, il “Centro di Eccellenza C-IED” di Roma, il “Centro Tecnico Logistico Interforze (CeTLI) NBC” di Civitavecchia (Roma), il “7° Reggimento Difesa NBC” di Cremona ed il “Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare (MARICENTADD)” di Taranto, nonché i rappresentanti del mondo scientifico dello “Osservatorio Sicurezza e Difesa CBRNe (OSDife)” dell’Università di Roma Tor Vergata.
I massimi esperti mondiali del settore si sono riuniti per trattare le tematiche legati alla difesa CBRNe e più specificatamente la cooperazione tra gli operatori CBRN ed EOD, attraverso discussioni riguardanti le numerose e diversificate esperienze maturate. Il confronto ha riguardato in particolare la risoluzione di problematiche di altissima valenza, operativa e procedurale, l’analisi degli standard nazionali in vigore e del mutevole scenario di rischio.
Oltre alla sessione in aula si è svolta una dimostrazione pratica aperta anche ad autorità civili e militari locali che hanno avuto l’opportunità di osservare sul campo le predisposizioni, i mezzi, le procedure e il personale alle prese con le delicate e complesse attività di recupero e decontaminazione di personale e mezzi coinvolti in incidenti di tipo CBRN ed EOD. Nel dettaglio, una squadra di decontaminazione velivoli composta da personale specialista dell’Aeronautica Militare, coordinato dal 3° Stormo e con la collaborazione del 6° e del 51° Stormo, ha simulato l’intervento in due diversi scenari sui velivoli caccia AMX e Tornado, in caso di attacco di tipo radiologico.
L’attuale scenario geopolitico, caratterizzato da minacce di tipo asimmetrico e di matrice terroristica, rende di primaria importanza le attività di difesa da attacchi CBRN svolte dalle Forze Armate su territorio nazionale ed estero. In tale contesto, il “13rd ICCC” ha rappresentato non solo un importante momento di confronto a livello internazionale, ma soprattutto un ulteriore opportunità di confronto per il 3° Stormo relativamente alle capacità di settore esprimibili dall’Aeronautica Militare.
Lo Stormo, dipendente dal Servizio dei Supporti del Comando Logistico dell’Aeronautica, opera in contesto multinazionale ed inter-agenzia, tanto in attività addestrative quanto in operazioni reali, assicurando capacità logistiche di proiezione su tutto il territorio nazionale ed estero. Lo stesso costituisce l’Ente di riferimento di Forza Armata per le attività operative e addestrative nel settore Air-CBRN ed Air-EOD, rappresentandone un’eccellenza grazie alle sofisticate tecnologie e ai mezzi all’avanguardia in dotazione che ne garantiscono l’immediata proiettabilità.
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