Cisgiordania, la prima nuova colonia ebraica dopo gli accordi di Oslo

Tel Aviv. Un nuovo insediamento, in Cisgiordania, per 42 famiglie ebree evacuate, i primi di febbraio scorso, dall’enclave illegale di Amona. Lo ha deciso il Governo israeliano che aveva già promesso di farlo.

Nuovi insediamenti urbani in Israele.

Si tratta della prima costruzione di una colonia in Cisgiordania dopo gli accordi di Oslo degli anni ’90.

Nello stesso tempo, il Governo israeliano ha confermato, oggi, che per il futuro metterà in atto una politica restrittiva su nuovi insediamenti.

Non si potrà costruire, in Cisgiordania, fuori delle colonie già esistenti e nelle zone sviluppate. Non sarà premesso realizzare enclavi non regolarizzate.

Le decisioni del premier Netanyahu e del suo Governo tengono conto delle osservazioni del presidente Usa, Donald Trump.

Questo potrebbe portare alla fine delle limitazioni a Gerusalemme, includendo la parte orientale della città occupata da Israele dopo la guerra del 1967 e per la quale i palestinesi aspirano a farla la loro capitalel per un futuro Stato.

I nuovi insediamenti rischiano di fare alzare la tensione tra palestinesi ed israeliani.

Le autorità palestinesi accusano il Governo israeliano di promuovere la colonizzazione dei Territori occupati nella guerra del 1967, denunciando che viola la risoluzione 2334 del 2016 dell’ONU (http://undocs.org/S/RES/2334(2016).

Intanto, con la forte mediazione del suo inviato speciale, Jason Greenblatt, il presidente Usa, Donald Trump pretende di far ripartire il processo di pace.

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