Difesa, accordo Stato italiano e Vaticano sul nuovo status dei cappellani militari. Non indosseranno più l’uniforme

Roma. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, ieri sera, su proposta ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio e del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il disegno di legge di ratifica dell’intesa tra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica in materia di assistenza spirituale alle Forze Armate.

Cappellani militari

L’accordo è stato definito il 13 febbraio 2018 ed è volto a valorizzare le funzioni svolte dai cappellani a favore dei militari e delle rispettive famiglie, attualizzando sia il loro status sia la disciplina del loro servizio, alla luce dell’evoluzione storica, politica e normativa.

I cappellani militari verranno caratterizzati più nettamente per le loro funzioni pastorali, con piena libertà di esercizio del relativo ministero, che per la militarità, tanto che di regola indosseranno l’abito ecclesiastico e non più l’uniforme, salvo situazioni speciali.

Inoltre, il provvedimento consentirà significativi risparmi, sia per effetto della contrazione dell’organico dalle attuali 204 unità a 162, con eliminazione di gran parte delle qualifiche apicali, sia per una ricalibrazione in senso riduttivo della retribuzione, compresa l’eliminazione dei compensi per lavoro straordinario.

Il ministro Guerini ha espresso piena soddisfazione per il successo dell’iniziativa, rivolgendo un plauso a quanti si sono nel tempo prodigati per conseguire l’importante obiettivo, a partire dai membri della Commissione paritetica che, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha stilato l’intesa.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini

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