Difesa, alla ministeriale dei Paesi NATO a Bruxelles progetti condivisi su Afghanistan e Iraq. L’Italia guarda anche ai Balcani

Bruxelles. Nei due giorni a Bruxelles del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a Bruxelles ha partecipato alla riunione dei ministri della Difesa dei Paesi dell’Alleanza Atlantica.

L’arrivo del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini a Bruxelles

Nel corso della sessione  – presieduta dal Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg – i ministri hanno affrontato diverse questioni, innanzitutto il ruolo della NATO in Iraq e in Afghanistan.

Il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg

Accolto dall’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico, il titolare della Difesa italiana ha incontrato il Segretario della Difesa degli USA, Mark Thomas Esper a pochi giorni dalla bilaterale che si era tenuta al Pentagono, partecipando alla riunione, programmata dagli Stati Uniti, sul tema Afghanistan.

A discutere del dossier anche gli altri Paesi partner che hanno contingenti schierati nel territorio afghano, ovvero i ministri della Difesa di Regno Unito, Georgia, Romania, Polonia, Australia, Norvegia.

“Ogni ragionamento di rimodulazione della presenza della NATO in Afghanistan deve essere confrontato con l’andamento del processo di pace e il consolidamento dei risultati raggiunti – ha affermato Guerini – Abbiamo valutato positivamente i risultati che abbiamo raggiunto nel lavoro in Afghanistan, perché i dialoghi di pace tra Stati Uniti e Talebani hanno potuto essere realizzati anche grazie al mantenimento dell’impegno NATO, nella attività di contrasto all’insorgenza del terrorismo e nell’attività di addestramento delle forze armate afgane”.

Sull’Iraq, ha continuato il ministro “abbiamo raggiunto risultati importanti nella lotta all’ISIS e nell’addestramento delle Forze Armate di sicurezza. Bisogna continuare quel lavoro. Come avevo anticipato qualche settimana fa c’è la possibilità di transitare l’impegno dalla dimensione della coalizione a quella, più focalizzata sull’addestramento delle Forze di Sicurezza irachene, della NATO”

A margine della ministeriale, il ministro ha preso parte ad una serie di colloqui bilaterali con gli omologhi di Polonia, Germania, Bulgaria e Canada.

In particolare, l’incontro con il ministro polacco, Mariusz Błaszczak, è stato incentrato sull’analisi della cooperazione tra i due Paesi, definita molto efficace: “Quello di Varsavia è un impegno intenso in ambito NATO, al mio omologo ho espresso l’auspicio che la cooperazione in atto venga intensificata sia nel campo militare che industriale. Nuove opportunità vanno colte”.

Il ministro della Difesa Guerini con il suo omologo Mariusz Błaszczak

Proficuo colloquio anche con il titolare della Difesa canadese, Harjit Singh Sajjan.

Guerini con il ministro della Difesa canadese Harjit Singh Sajjan

La cooperazione in atto nell’Alleanza atlantica e nella coalizione anti ISIS unisce Italia e Canada.

Visioni condivise anche su Iraq, Paese per il quale i due ministri si sono detti pronti ad ampliare compiti e assetti nell’ambito della missione NATO.

Al ministro della Difesa della Bulgaria, Krasimir Karakachanov, Guerini ha ribadito che la stabilizzazione dei Balcani resta una priorità.

Guerini con il ministro della Difesa della Bulgaria, Krasimir Karakachanov

In tal senso, ha aggiunto, permane “il nostro impegno militare nella missione NATO KFOR”.

L’incontro con la tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, ha confermato la solidità dei rapporti con la Germania.

Una solidità dimostrata dalla consonanza su dossier internazionali come Iraq e Libia. “Sono impegni – ha spiegato Guerini – che affrontiamo in maniera coesa”.

A Bruxelles il ministro ha, inoltre, partecipato all’incontro tra i ministri della Difesa dei Paesi che partecipano al dispositivo NATO, a guida canadese, eFP (Enhanced Forward Presence) in Lettonia: Italia, Lettonia, Canada, Albania, Polonia, Slovenia, Spagna e Montenegro.

A margine della ministeriale, anche la firma del Memorandum of Undestanding sulla condivisione di servizi SATCOM.

Un’iniziativa in continuità con il precedente accordo tra il consorzio tri-nazionale tra Italia, Francia e Regno Unito  con la NATO per l’approvvigionamento di una serie di capacità satellitari da parte delle nazioni, scaduto alla fine dell’anno scorso.

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