Roma. Audizione, oggi, del capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli alla Commissione Difesa del Senato sul tema del patrimonio immobiliare della Difesa.
“Da tempo è stata sentita l’esigenza di razionalizzazione delle infrastrutture anche a seguito della progressiva contrazione del personale in servizio – ha spiegato Vecciarelli ai senatori -. E’ stata svolta una attività di dismissione notevole”.
Sono, infatti, ben 199 gli immobili stati resi disponibili ad altre articolazioni dello Stato.
Altri 402 sono stati ceduti ad Enti territoriali, 53 sono stati, invece, resi disponili per uso duale.
Mentre su 221 è in corso la valutazione congiunta con l’Agenzia del Demanio.
“E’ indispensabile venire incontro ai bisogni del personale – ha aggiunto il Generale Vecciarelli – con adeguate misure di sostegno a salvaguardia dell’aspetto motivazionale e ciò rende necessario disporre di infrastrutture in grado di garantire un adeguato recupero psico-fisico del personale e benessere del proprio nucleo familiare, con tutte le esigenze che questo comporta”.
Queste sono le esigenze del personale: alloggi, disponibilità di asili, luoghi di aggregazioni ed altro ancora.
La Difesa poi punta ad un adeguamento delle infrastrutture della Difesa nel pieno rispetto dell’efficienza energetica.
Rispondendo poi ad una domanda sulla linea intrapresa dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP) di chiudere i piccoli carceri e l’eventuale interesse per le caserme dismesse, il capo dello Stato Maggiore della Difesa ha risposto: “Non riesco a vedere punti di incontro ma non escludo ci possa essere uno scambio vedute per verificare se vi possa essere la possibilità di cedere noi qualcosa a loro o loro qualcosa a noi, se dovessero rilasciare infrastrutture non adeguate per capienza. Mi impegno a parlarne con il nuovo direttore”.
Tra gli immobili già dismessi, ha concluso Vecciarelli, “potrebbe esserci qualcosa magari di interesse anche per l’amministrazione penitenziaria”.
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