di Francesca Cannataro
Naqoura (Libano). Ci sono storie che segnano e che sono capaci di suscitare emozioni infinite. Storie di uomini, di sorrisi, di azioni concrete compiute a favore di un popolo lontano ma così vicino. Storie, dicevamo, che da ormai 40 anni si intrecciano con l’Italia. Un caleidoscopio di culture che si incontrano.
La Task Force (TF) ITALAIR, componente elicotteri italiana schierata nell’ambito della missione UNIFIL, ha compiuto 40 anni di presenza continuativa in Libano.
Originariamente chiamata “Squadrone Elicotteri ITALAIR”, l’unità fu dislocata nei pressi della cittadina di Naqoura, a sud del Paese dei cedri, dal 3 luglio del 1979, per adempiere a quanto richiesto dalle risoluzioni 425/1978 e 426/1978 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, successivamente, diedero vita alla United Nation Interim Force in Lebanon (UNIFIL), con il mandato di ristabilire la pace e la sicurezza internazionale e assistere il Governo del Libano nella ripresa della sua effettiva autorità nel territorio.
In tale contesto, la Task Force ITALAI”, così rinominata dal 2006, svolge diverse tipologie di missione di volo nell’area di operazioni, che spaziano dalle evacuazioni mediche (Medevac), per le quali un assetto è sempre in prontezza operativa, all’antincendio delle aree boschive e rurali; dai trasporti logistici alle pattuglie aeree sulla Blue Line, la linea “pratica” di demarcazione lunga 120 chilometri che separa il Libano da Israele; dalla ricerca e supporto alla popolazione in caso di pubbliche calamità al trasporto di Autorità in visita nelle zone di competenza di UNIFIL.
La Task Force ITALAIR, costituita nel 1979, supporta ininterrottamente le attività delle Nazioni Unite in Libano, garantendo giornalmente e 24 ore su 24 le proprie prestazioni in tutta l’Area di Operazioni. ITALAIR è un’unità interforze (Joint) che attualmente impiega elicotteri AB-212 dell’Aviazione dell’Esercito italiano, su base 2° Reggimento AVES “Sirio”, di stanza a Lamezia Terme, ed equipaggi di volo e militari di supporto appartenenti principalmente all’Esercito Italiano, con il concorso della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare.
Essa è l’unità operativa più longeva delle Forze Armate italiane nell’ambito delle missioni internazionali oltre ad essere l’unica unità di volo interforze (con equipaggi Joint) schierata dall’Italia in un Teatro Operativo.
Il cuore della TF è costituito da 6 elicotteri a doppia turbina AB 212, con capacità di volo strumentale diurno e notturno, sistema di autoprotezione integrato e stabilizzazione e con possibilità di atterrare su ogni superficie dell’area di operazioni, con un’autonomia di volo stimata in poco meno di 2 ore. Dal 3 luglio del 1979, ITALAIR ha compiuto circa 42.100 ore di volo, ha trasportato oltre 171.000 passeggeri, svolto 1.250 evacuazioni mediche per un totale di 48.400 missioni di volo effettuate.
Numeri che ci parlano di un impegno costante e di una storia che va avanti dal 1979, perché Italair è di fatto la realtà più longeva della missione Unifil. Volano i nostri ragazzi a bordo degli elicotteri con la livrea bianca, il colore della pace. Quella per i cui solcano i cieli libanesi i nostri “soldati con le ali”
Per celebrare la ricorrenza del quarantennale, una cerimonia commemorativa è stata organizzata ieri presso le antiche vestigia romane dell’ippodromo di Tiro, alle quale hanno preso parte, oltre alle autorità locali, l’ambasciatore d’Italia in Libano S.E. Massimo Marotti, l’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL Generale di Divisione Stefano Del Col, il comandante del Settore Ovest di UNIFIL e comandante del contingente italiano in Libano. Giunti dall’Italia per l’importante anniversario 39 tra ufficiali e sottufficiali, oggi non più in servizio attivo, che negli anni si sono avvicendati nella compagine di ITALAIR.
Nel corso della cerimonia, sono stati ricordati anche i caduti dell’incidente di volo del 6 agosto del 1997, costato la vita a 3 membri dell’equipaggio e a 2 passeggeri. Intenso e commovente è stato infattti il momento della benedizione della lapide in ricordo dei caduti di Italair fatta dal cappellano militare don Paolo Solidoro che negli occhi di tutti i presenti ha riportato alla memoria i sorrisi, gli sguardi i volti del Maggiore Antonino Sgrò, del Capitano Giuseppe Parisi, del 1° Maresciallo Massimo Gatti, dell’appuntato dei Carabinieri Daniel Forner e del Sergente irlandese John Lynch che durante una missione di volo notturno persero la vita.
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