Editoria: “Fatti il letto. Piccole cose che cambieranno la tua vita…e forse il mondo”. Il best seller di William H. McRaven, ex Ammiraglio della Marina militare degli USA

Di Benedetta La Corte 

ROMA:  Fatti il letto. Piccole cose che cambieranno la tua vita…e forse il mondo è un best seller mondiale tradotto in 24 lingue, scritto nel 2017, da William H. McRaven, ex Ammiraglio a quattro stelle della Marina militare statunitense.

Nella sua brillante carriera figurano le più grandi e importanti operazioni militari americane come l’Operazione Desert Storm, che dette inizio alla prima guerra del Golfo e l’Operazione Lancia di Nettuno, nel corso della quale fu ucciso Osama bin Laden.

Immagine di Osama Bin Laden, leader di Al Qaeda, ucciso nel 2011 dai Navy Seals nella località pakistana di Abbottabad

Per il suo coraggio, McRaven fu insignito di due Bronze Star Medal e due Legion of Merit, fra le onorificenze più alte.

Il libro racchiude il discorso che l’Ammiraglio tenne, nel 2014, davanti a quasi 8 mila laureandi all’Università del Texas ( https://www.youtube.com/watch?v=pxBQLFLei70)  diventato subito virale sui social.

L’Ammiraglio raccontò dell’addestramento base per diventare Navy Seals e delle sfide che ha dovuto affrontare insieme alle altre reclute: “i girini”.

Qui in 6 mesi, a Coronado, in California  i futuri “uomini rana”,  devono dare prova del loro coraggio e della loro resistenza,. E, per questo vengono messi costantemente a dura prova, imparando a prendere decisioni anche in situazioni difficili sotto stress, caos, insuccessi frequenti e fallimenti.

McRaven ci offre un Decalogo, delle vere e proprie lezioni di vita, per rendere il mondo un posto migliore, perchè la costanza, l’impegno e la non resa nei momenti più difficili possono fare la differenza, e non solo, la tua determinazione può anche essere d’ispirazione per gli altri.

 

Copertina del libro “Fatti il letto”. Piccole cose che cambieranno la tua vita…e forse il mondo (Edizioni Piemme)

 

QUESTE LE LEZIONI

Lezione numero uno: Fatti il letto, perché portare a termine questo primo compito mattutino ti dà la motivazione per compierne altri.

Ti insegna l’importanza della piccole cose, la cura del dettaglio ed anche se la giornata è stata pessima ritornare a casa e trovare il letto rifatto ti farà sperare che domani sarà un giorno migliore.

Come ha appreso questa lezione?

Durante il periodo del suo addestramento un sottufficiale della US Navy,  ogni mattina, esaminava con minuzia  uniforme e letto degli aspiranti Seals.

Quest’ultimo doveva essere perfetto seguendo standard ben precisi.

La seconda coperta andava piegata a rettangolo, posta ai piedi del letto, formando un angolo retto con il cuscino, che invece era posizionato al centro.

Qui svela l’aneddoto della “branda di Saddam Hussein”. Quando fu catturato, nel 2003, McRaven notò che Hussein non si faceva il letto e tutte le sue coperte erano ammucchiate ai piedi della branda.

Lezione numero due: Trovati qualcuno che ti aiuti a pagaiare. Il mondo non si cambia da soli, per raggiungere ogni traguardo o obiettivo nella nostra vita dobbiamo lavorare in squadra, soprattutto per superare i momenti difficili. “Trovate qualcuno con cui condividere l’esistenza. Fatevi più amici possibili e non dimenticare mai che il vostro successo dipende dagli altri.”

Come ha appreso questa lezione? Durante gli addestramenti per imparare il gioco di squadra, le reclute dovevano portarsi dietro un gommone lungo tre metri e mezzo ovunque andassero, se uno dei compagni era indebolito, malato o ferito gli altri pagaiavano in modo più energico.

Ma l’esperienza più forte per l’Ammiraglio fu quando ebbe un grave incidente con il paracadute quando era a bordo Hercules C-130 e rimase due mesi immobile a letto.

Qui capì l’importanza degli amici e della moglie Georgeann ma anche del suo superiore l’Ammiraglio Eric Olson che lo appoggiò permettendogli di rimanere nei Seals quando ela sua carriera lavorativa era più a rischio.

William McRaven con la moglie Georgeann (Academy of Achievement)

 

Lezione numero tre: misura la grandezza delle persone dal cuore, non dalla lunghezza delle pinne.

Non importa il colore, l’appartenenza etnica, la condizione sociale e l’istruzione, ma la volontà di farcela.

La determinazione è più importante del talento. Quando ha appreso questa lezione? Sono stati due gli eventi, Il primo quando una recluta appena arrivata alta 1.65 centimetri venne sfidata dall’istruttore dei Seals: “Quelle onde ti spezzeranno in due piccoletto, meglio che ti ritiri adesso, o dimostrami che sbaglio”.

Fu il primo ad arrivare in spiaggia, dopo aver nuotato quasi un’ora nell’Oceano Pacifico con onde alte due metri e mezzo.

Il secondo quando nei corridoi della base navale Seal Team One, aveva incontrato Tommy Norris, uno fra i soldati più tosti della storia dei Teams. Tuttavia, non lo aveva riconosciuto, anzi il suo aspetto esile fece titubare McRaven che potesse persino portare uno zaino pesante.

Tuttavia dietro il successo lavorativo di Norris c’era un percorso fatto di colpi bassi, all’inizio volevano persino cacciarlo dall’addestramento perchè troppo piccolo e non abbastanza forte, poi aveva lottato per guarire, dopo essere stato ferito dalle forze nordvietnamite, ma ce l’aveva fatta ed era arrivato all’apice della sua carriera quando fu accettato dal primo Hostage Rescue Team dell’FBI.

Lezione numero quattro: la vita è ingiusta e prima lo impari meglio è. Accetta il fatto di essere uno “sugar cookie” e vai avanti.

A volte, tutti gli sforzi sembreranno non essere sufficienti, per quanto tu possa essere bravo, preparato o svolga una prestazione in modo perfetto, finirai comunque per essere un “biscotto allo zucchero”.

E’ facile dare la colpa delle tue sventure a cause esterne e spesso smetti di provarci perché pensi che la sfortuna si sia accanita contro di te, ma gli individui eccezionali sono tutti definiti dal modo in cui hanno affrontato le ingiustizie: Nelson Mandela, Helen Keller, Stephen Hawking, Malala Yousafzai.

Quando ha appeso questa lezione? figura emblematica è stata l’istruttore Philip L. Martin, veterano del Vietnam.

Se i Seals commettevano “una violazione” durante l’addestramento, cosa che accadeva frequantemente anche perché spesso si trattava solo di un capriccio dell’istruttore, dovevano gettarsi in mare con i vestiti e poi rotolarsi nella sabbia fino ad esserne completamente coperti. Si diventava come dei “biscotti di zucchero”,  appunto, e si rimaneva insabbiati e bagnati per tutta l’intera giornata. 

Martin a seguito di un un incidente in bicicletta rimase paralizzato dalla vita in giù e per 35 anni ha usato la sedia a rotelle per muoversi, nonostante l’accaduto non si è mai lamentato per quello che gli era successo, anzi è diventato pittore e padre di una bambina, fondando e presiedendo la Super Frog Triathlon, che si tiene ogni anno in Coronado.

Lezione numero cinque: fallirai spesso, pagherai per questo e sarà molto doloroso e scoraggiante dovere, a volte, ricominciare tutto daccapo.

Altrettanto spesso sarai messo alla prova in maniera radicale dalla vita, ma nessuno è immune dagli errori. L’insuccesso può renderti più forte se permetti ad esso di insegnarti qualcosa, quindi “non avere paura del Circo”.

Quando ha appreso questa lezione? McRaven insieme al suo compagno Marc Thomas erano arrivati per ultimi nella lunga traversata di nuoto nell’Oceano.

L’istruttore richiamandoli all’ordine li inserì nella “lista del Circo”. 

Una punizione temuta dalle reclute perché era facile che ad un circo ne seguisse un altro, finendo in una spirale infernale.

Ciò significava che ogni pomeriggio alla conclusione dell’addestramento si era costretti a fare due ore in più di esercizio fisico intenso, unito a molestie ininterrotte da parte dei veterani dei Seals, cui scopo era far sì che “i girini”abbandonassero l’addestramento per diventare uomini rana (Seals).

Il circo da luogo di tortura e sofferenza è divenuto un’occasione in cui poter migliorare la loro resistenza e prestazione rendendo più forti le due reclute.

Lezione numero sei: a volte, devi buttarti giù dall’ostacolo a capofitto.

Bisogna affrontare le sfide con coraggio. “Coloro che vivono nella paura di fallire, o nel timore delle difficoltà o dell’imbarazzo, non raggiungeranno mai il proprio potenziale. Se non metti alla prova i tuoi limiti… se non osi il massimo, non saprai mai che cosa è veramente possibile nella tua vita”.

Quando ha appreso questa lezione? Slide for Life era una corda di naylon che collegava una torre alla base di un palo distante 30 metri.

Partendo dalla torre si doveva raggiungere l’estremità del percorso.

In questo allenamento McRaven otteneva sempre risultati deludenti, fino a quando non si assunse il rischio di buttarsi a capofitto lungo la Slide for Life battendo il record.  Nel 2004 McRaven a capo delle forze operative speciali si è trovato a condurre una missione di recupero molto difficile in quanto tre soldati americani erano stati presi in ostaggio dai terroristi di al- Qaeda, a Baghdad. L’operazione risultava alquanto delicata la in quanto tre elicotteri sarebbero dovuti atterrare nel compound in pieno giorno, con il rischio di essere visti ed uccisi. Questa manovra tuttavia risultava essere l’unica possibile per recuperare i soldati. L’audacia ripagò, gli uomini vennero liberati e la squadra era in salvo.

Lezione numero sette: tieni testa ai prepotenti, perché sono come gli squali, percepiscono la tua paura e cercano di capire se sei debole. Quindi sii coraggioso e mostra sicurezza comportandoti come se non avessi paura di loro.

Quando ha appreso questa lezione? Durante l’allenamento erano frequenti le lunghe nuotate notturne,  fino a 6 chilometri e mezzo, nelle acque gelide dell’Oceano, pieno di squalia, al largo dell’Isola di San Clemente.

Era difficile stare in mezzo all’oceano sapendo che in quell’oscurità ci stavano fra gli animali più pericolosi delle terra.

Altro momento significativo fu quando McRaven diede l’ordine alle guardie di isolare in una stanza l’ex Presidente iracheno Saddam Hussein.

Il dittatore adesso era spodestato dal suo potere e un anno dopo gli iracheni lo impiccarono per i suoi crimini contro la nazione.

Lezione numero otto: dai il meglio di te stesso nei momenti più bui attingendo dalla profondità della tua anima.

Quando ha appreso questa lezione? All’evento conclusivo della Dive Phase, la parte più tecnica e difficile dell’addestramento dei Seals, dove spesso qualcuno si faceva molto male e nei casi più estremi poteva anche perdere la vita.

Si trattava di nuotare 2 mila metri, sott’acqua, di distanza dall’imbarcazione, una volta arrivati si doveva piazzare sulla chiglia della barca una mina magnetica e successivamente tornare in spiaggia senza essere visti.

Il capo della terza classe responsabile dell’evento radunò tutti i sommozzatori in uno stretto cerchio e disse: “Stanotte dovete dare il meglio di voi stessi, dovete superare le vostre paure, i vostri dubbi e la stanchezza. Indipendentemente da quanto sia buio, dovete portare a termine la missione. È questo che vi differenzia da chiunque altro”.

 

L’Ammiraglio William McRaven partecipa alla cerimonia della Medal of Honor del 2011 per il sergente Leroy Arthur Petry, USA, alla Casa Bianca. (Credits: Shawn Thew/EPA/Corbis)

 

Lezione numero nove: dai speranza alle persone e quando sei nel fango fino al collo fai un bel sorriso e mettiti a cantare. Il potere del singolo di dare speranza agli altri può essere fonte di forte motivazione per loro e può addirittura cambiare il mondo.

Quando ha appreso questa lezione? Durante la “settimana d’inferno”, cui scopo era eliminare i più deboli, si doveva stare svegli sei giorni di fila H 24, sotto sessioni interminabili di ginnastica e il continuo tormento degli istruttori.

La parte del fango risultava la più difficile perché si faticava persino a muoversi.

Quando improvvisamente un ragazzo stava per arrendersi McRaven lo fermò,un altro ragazzo iniziò a cantare e così tutti gli altri lo seguirono in coro incuranti le minacce dell’istruttore che li intimava di smettere.

Lezione numero dieci: non mollare mai, non suonare la campana, mai e poi mai. Non arrenderti, vai avanti, scegli ogni giorno di essere migliore.

La vita ti mette di continuo situazioni dove mollare sembra la scelta più facile.

Se passi le giornate a commiserarti, lamentarti per come sei stato trattato, a maledire il destino dando la colpa a qualcun altro o qualcos’altro, allora la vita sarà lunga e difficile.

Quando ha appreso questa lezione? Il primo giorno di training dei Seals, l’istruttore disse che avrebbe fatto qualunque cosa per spingere le reclute a mollare.

Diede un’opzione: tirando giù tre volte la corda di una campana, che si trovava al centro del cortile, era possibile porre fine alle loro sofferenze.

Alle fine del corso dei 150 uomini totali a diplomarsi furono soltanto in 37,  ma la lezione più grande la apprese quando Adam Bates, un giovanissimo ranger alla sua prima missione perse entrambe le gambe.

McRaven recandosi in ospedale, in Afghanistan, si sorprese quando nella lingua dei segni il giovane gli disse “Io starò bene”.

Un anno dopo l’Ammiraglio rincontrò Bates alla cerimonia di passaggio di consegne al 75° Reggimento Ranger.

Era lì in piedi a testa alta con le sue nuove protesi. Aveva fatto fatica ad adattarsi ad una nuova vita, ma rideva e scherzava e come gli aveva promesso stava bene!

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