Roma. “Bugie di guerra”, la disinformazione russa dall’Unione Sovietica all’Ucraina
Finzione e verità: dov’è il confine? Propaganda e disinformazione: quale la differenza? In un momento storico in cui certezze e punti di riferimento sembrano perduti, a spiegarlo sono Francesco Bigazzi, Dario Fertilio e Luigi Sergio Germani, con documenti e dovizia di particolari, in un libro edito da Paesi Edizioni.

La copertina del libro
Secondo quanto scrivono gli autori significa molto più che fake news per i russi.
Questa parola, immediatamente comprensibile e dalla forte risonanza anche in italiano, indica quel sistema globale e coerente basato su menzogne, mascheramenti e inganni, che ha avuto la sua applicazione più capillare in Unione Sovietica.
Un metodo ancora oggi determinante per il Cremlino e. sempre secondo quanto sostengono gli autori, messo da Vladimir Putin al centro della sua strategia per l’invasione dell’Ucraina.

Il Presidente russo, Vladimir Putin
Partendo dalla storia e arrivando all’attualità, il libro Bugie di guerra svela i segreti del sistema di disinformazione e della propaganda russa in Italia, in Ucraina e nel mondo, con documenti e dovizia di particolari.
Edito da Paesi Edizioni, il saggio di Francesco Bigazzi, Dario Fertilio e Luigi Sergio Germani inizia il suo racconto già dalla sua copertina, che raffigura la ragazzina-simbolo della guerra in Ucraina, immortalata dal padre fotografo il 22 febbraio scorso – cioè due giorni prima dell’inizio della guerra – con il lecca lecca e il fucile in mano, in attesa dell’invasore russo come fosse una vedetta.
“L’autore del manifesto si chiama Oleksii Kyrychenko, ed è il padre della bambina che ha scattato e poi pubblicato sul suo profilo Facebook la foto-simbolo della guerra e dei suoi orrori – spiega l’editore Luciano Tirinnanzi nella premessa del libro -. Perché abbiamo scelto quell’immagine così forte ed evocativa? Non solo per rendere ancora più attuale il contenuto di questo libro, ma anche perché la storia di quella foto resterà a lungo come un caso-scuola della comunicazione visiva e, al tempo stesso, della propaganda politica in tempo di guerra. Che poi è l’oggetto ultimo di questo saggio”.
Il libro è diviso in tre parti: “Dezinformacija. La strategia del Cremlino dall’epoca sovietica alla Russia di Putin” di Luigi Sergio Germani, “La guerra fredda e l’ingerenza russa in Italia” di Francesco Bigazzi e “Le tecniche moderne: cyber disinformazione e giornalismo collettivo” di Dario Fertilio.
Uno strumento indispensabile a comprendere le tecniche di propaganda e disinformazione del Cremlino, in Russia ma soprattutto all’estero e in Italia, e a chiarire il confine e la differenza tra finzione e realtà.
Una realtà che dipende dal modo in cui la si comunica, dal mezzo attraverso cui la si divulga, dallo scopo che ci si è prefissi. E, in definitiva, dal punto di osservazione da cui si osserva.
“Bugie di guerra”. La disinformazione russa dall’Unione Sovietica all’Ucraina sarà in libreria e negli store online dal 14 aprile.
Intanto è già disponibile in versione eBook.
Per maggiori informazioni: paesiedizioni.it (https://newscast.us6.list-manage.com/track/click?u=6147c952bbec1a9cad180e64a&id=43fea306c0&e=f6cb2b6c82)
Francesco Bigazzi, Dario Fertilio e Luigi Sergio Germani: Bugie di guerra. La disinformazione russa dall’Unione Sovietica all’Ucraina – Editore: Paesi Edizioni – Pagine: 214. Prezzo: 15,00 euro – ISBN: 9791280159847
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