Di Chiara Cavalieri

Alaa Mubarak, figlio dell’ex a Presidente egiziano Mohamed Hosni
Nel suo tweet, Mubarak ha affermato: “Non ci sono dubbi che la resistenza, in tutte le sue forme e fazioni, sia un diritto legittimo per un popolo i cui diritti e i cui territori sono stati usurpati. Tuttavia, le operazioni del 7 ottobre hanno davvero raggiunto i loro obiettivi? Possono giustificare le enormi perdite, tra cui migliaia di vittime e molti bambini innocenti uccisi brutalmente, insieme alla devastazione senza precedenti del settore?”.
Inoltre, ha sottolineato che “la verità che alcune persone evitano è che le operazioni del 7 ottobre 2023 hanno generato risultati disastrosi a causa di scelte imprudenti di cui Hamas è l’unico responsabile. Questi eventi potrebbero perfino significare la fine del suo predominio nella Striscia di Gaza”.
Riflessioni sulla situazione
Mubarak junior ha anche riconosciuto che l’operazione Al-Aqsa Flood ha messo in luce l’incapacità dei servizi d’intelligence israeliani di prevedere l’attacco.
Tuttavia, ha avvertito che la questione palestinese è tornata prepotentemente sulla scena internazionale, ma a un costo inaccettabile, trasformando Gaza in un “cimitero a cielo aperto”.
Ha descritto la condizione della popolazione di Gaza di fronte ai “massacri orribili” perpetrati da Israele, accusando la comunità internazionale di silenzio.
Le reazioni al Tweet
Il tweet di Alaa Mubarak ha suscitato reazioni contrastanti.
Un utente, Yasser Al-Harbi, ha commentato: “Questa è l’opinione di qualcuno che cerca di sfuggire alle proprie responsabilità, ipocritamente svincolato dalla sua coscienza morta da 70 anni. Gli arabi trattano la Palestina come un mercato, esattamente come tuo padre ha fatto negli anni ’90 con la Palestina e l’Iraq, senza badare realmente al popolo palestinese”
Un altro utente, Mustafa Salama ha scritto:
“L’operazione Al-Aqsa Flood è stata un momento rivelatore per la Nazione araba e islamica, poiché ha messo in luce le divisioni seminate dai nostri governanti sul settarismo tra sunniti e sciiti.
La corretta dottrina degli sciiti ha dimostrato che sono loro che difendono la Palestina sunnita, mentre l’Egitto e altri tacciono o cercano i propri interessi”.
La televisione israeliana Canale 7, ha sottolineato sia l’attacco lanciato dal figlio dell’ex Presidente egiziano al comportamento del movimento Hamas, sia la reazione di vendetta di Tel Aviv.
Queste dichiarazioni evidenziano la complessità della situazione in Medio Oriente e il dibattito in corso riguardo alle responsabilità e alle conseguenze delle azioni militari.
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