Di Chiara Cavalieri
PORT-SAID (EGITTO). In linea con le intense attività di perforazione che hanno caratterizzato le acque profonde del Mar Mediterraneo, la nave di perforazione “Saipem 10000” ha raggiunto le acque egiziane per avviare le operazioni nel giacimento di gas naturale Zohr, situato a Nord di Port Said (Egitto).
L’obiettivo è quello di perforare nuovi pozzi utilizzando tecnologie all’avanguardia per l’esplorazione in acque profonde, all’interno dell’area di concessione del giacimento.
A confermare l’arrivo della nave e l’inizio delle operazioni è stato il ministro del Petrolio e delle Risorse minerarie, Karim Badawi.
Queste attività rientrano in un piano più ampio volto ad accelerare l’incremento della produzione di gas naturale, con l’obiettivo di aggiungere nuove quantità di risorse energetiche immediatamente dopo il completamento delle operazioni di perforazione.

Gli sforzi intrapresi sono in linea con gli accordi di sviluppo del campo stipulati tra il Ministero del Petrolio e delle Risorse minerarie (MoPMR) e la società italiana Eni, operatore del giacimento.
L’intenzione è quella di avviare la perforazione di nuovi pozzi entro i primi tre mesi del 2025, contribuendo così a migliorare i tassi di produzione del giacimento di Zohr.
Questo progetto rappresenta un pilastro fondamentale della strategia del MoPMR, che mira a intensificare le attività di produzione per soddisfare il crescente fabbisogno di gas naturale e prodotti petroliferi da parte dei cittadini e dei vari settori industriali egiziani.
Il giacimento di Zohr, scoperto nel 2015, è uno dei più importanti del Mediterraneo e svolge un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza energetica dell’Egitto.
Con l’arrivo della “Saipem 10000”, l’Egitto conferma il suo impegno nello sfruttamento delle risorse naturali e nel rafforzamento della propria posizione come attore chiave nel settore energetico regionale.
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