Di Chiara Cavalieri
Il CAIRO. L’Egitto ha recentemente annunciato significativi progressi nel progetto di interconnessione elettrica con l’Arabia Saudita, un’iniziativa che mira a rafforzare la stabilità della rete energetica nella regione e far fronte ai crescenti carichi di consumo previsti.
L’obiettivo è di entrare in funzione all’inizio dell’ estate 2025.
Il progetto è già in fase avanzata, segnando un passo importante verso una cooperazione energetica più profonda tra i due Paesi.

Il cuore di questo progetto, che vede impegnate le Compagnie ACWA Power saudita e la Compagnia egiziana di Trasmissione di Energia Elettrica, consiste nella costruzione di tre enormi stazioni di trasformazione ad alta tensione, con una capacità totale di 3 mila megawatt.
La prima stazione sarà situata nella parte orientale dell’Arabia Saudita, mentre le altre due saranno localizzate a Tabuk e a Badr City, situata a Est de Il Cairo.
Le stazioni saranno collegate tramite linee aeree che si estendono per circa 1.350 chilometri, insieme ad alcuni cavi marini. Un consorzio di aziende è attivamente impegnato nella realizzazione di questo imponente progetto
Il ministro egiziano dell’Elettricità e delle Energie Rinnovabili, Mahmoud Esmat, ha sottolineato come l’iniziativa sia concepita per sfruttare le differenze nei tempi di picco di carico tra le reti dei due Paesi. Il progetto non solo massimizza i benefici derivanti dalle capacità di generazione energetica di Egitto e Arabia Saudita, ma contribuisce anche a ridurre il consumo di carburante e a gestire in modo più efficiente la rete elettrica.
Non meno importante è il fatto che questo progetto rappresenta un collegamento cruciale tra le due più grandi reti elettriche della regione e costituisce la base per una futura rete elettrica araba integrata.
Esmat ha evidenziato come quest’interconnessione possa promuovere la creazione di un mercato energetico arabo congiunto, aumentando la stabilità e l’affidabilità della fornitura elettrica tra gli Stati interessati e, oltre a generare significativi ritorni economici e opportunità di sviluppo.
Recentemente, il ministro ha fatto il punto sui progressi attuati nella costruzione della stazione di interconnessione egiziano-saudita che opera a una tensione di 500 kilovolt in corrente continua.
Ha enfatizzato l’importanza di rispettare le scadenze per il completamento del progetto e la necessità di interconnettere le reti elettriche di Egitto e Arabia Saudita entro la prossima estate. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di trovare soluzioni sostenibili per mantenere la stabilità della rete e migliorare la qualità dell’alimentazione.
Il ministro ha anche guidato i lavori di installazione dei trasformatori presso la stazione, sottolineando che si tratta della prima struttura di questo genere in Medio Oriente, sia per dimensioni sia per tecnologia di produzione. Durante un incontro con i funzionari, Esmat ha esaminato lo stato attuale del progetto, i progressi realizzati e le tempistiche per le varie fasi del lavoro.
Per garantire l’efficienza e la rapidità nella realizzazione ha deciso di intensificare i lavori, aumentando il numero dei turni e accelerando le operazioni tecniche, oltre a monitorare le attività lungo il percorso dell’interconnessione, che attraversa aree strategiche come il Canale di Suez.
Infine, ha ribadito l’esistenza di una visione globale chiara, che include un piano integrato per migliorare l’efficienza del sistema energetico.
Ci si propone di affrontare le sfide attuali e trovare soluzioni sostenibili per stabilizzare la rete unificata, promuovendo l’uso delle energie rinnovabili e ottimizzando le operazioni delle centrali di generazione.
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